La memoria dei Nisei, un ritorno al futuro

Fivizzano, arriva una delegazione dei discendenti dei soldati nippoamericani che liberarono il territorio nell’aprile del 1945

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Una storia pressoché sconosciuta ai più, che parla di quando nel lontano Aprile del 1945, alcune borgate del Comune di Fosdinovo e di Fivizzano – le quali erano divenute veri e propri capisaldi strategici nell’ultima disperata resistenza da parte delle armate tedesche appoggiate da reparti della Repubblica Sociale, contro l’avanzata degli Alleati – furono liberate da uno speciale reparto di questi ultimi.

Si trattava del “442esimo Regiment Combact Team“, ovvero l’unità più decorata nell’intera storia militare degli Stati Uniti d’America, che era composta dai “Nisei“. Questo termine sta a indicare i giovani militari nati negli USA, ma di origine e lineamenti asiatici, figli di immigrati giapponesi ed hawayani di 2^ generazione i quali parteciparono alle battaglie più cruente e sanguinose in varie località della Linea Gotica.

Risolutivo è stato il loro intervento nei giorni precedenti il 25 Aprile del 1945 nella liberazione di San Terenzo Monti, territorio del Comune di Fivizzano, per snidare le truppe nazifasciste che vi si erano asseragliate, nel contesto di quella che è passata alla storia come “l’ultima battaglia della Lunigiana“.

Una lotta che venne combattuta casa per casa, dove i tedeschi avevano l’ordine di resistere fino all’ultimo uomo per permettere a una loro intera divisione di fanteria di riuscire a raggiungere la Pianura Padana e dove molti “Nisei“ alla fine trovarono la morte.

A comandarli c’era il tenente Danyel Inuye, passato alla storia come il “liberatore di San Terenzo“ che nell’assalto finale perse un braccio e a fine guerra rientrato in America divenne senatore delle Hawaii. Per poi, nel 2010, essere nominato presidente del Senato degli Stati Uniti. Ora, sabato prossimo, alle 15.30 una delegazione di discendenti di questi soldati saranno ricevuti ufficialmente dal sindaco Gianluigi Giannetti nella sala consiliare del Comune. E si tratta della prima volta che accade, in quanto si tratta di una storia pressochè sconosciuta.

"E’ un onore ed un dovere morale per noi conoscere i figli e nipoti di questi soldati che si sono immolati per riuscire a liberare e infine salvare la nostra popolazione. Siamo in possesso di reperti utilizzati dai loro stessi congiunti in quei momenti terribili – precisa il Sindaco di Fivizzano, Giannetti – e con il massimo rispetto li mostreremo ai nostri ospiti americani, anche con l’augurio che si possa stabilire un interscambio turistico con loro che, nel ricordo di padri e nonni, vengono a conoscere la nostra terra".

Per stigmatizzare e rendere ancora più indimenticabile questa visita così particolare e molto attesa, per l’occasione i componenti che fanno arte dell’associazione culturale 92esima divisione Buffalo Tosco-Ligure con sede a Sarzana, giungeranno a Fivizzano nella piazza Medicea a bordo dei loro mezzi militari d’epoca, sfoggiando per l’occasione divise dell’Esercito USA del tempo.

Roberto Oligeri