
La Massese torna a giocare allo stadio Vitali. Tazzioli recupera tutti contro la Pro Livorno
La Massese torna a giocare le gare casalinghe nel proprio campo dopo il turno interno, fra l’altro fruttifero, disputato a Pontremoli. Col cambio dell’ora il calcio d’inizio scala alle ore 14.30. C’è curiosità nello scoprire uno stadio “Vitali“ tornato con un fondo del terreno verde e accogliente. Sarebbe bello inaugurarlo con quella vittoria che quest’anno ancora manca tra le mura amiche ma di fronte ci sarà una Pro Livorno Sorgenti intenzionata a vendere cara la pelle. Per questo delicato match il tecnico Fabrizio Tazzioli potrà contare alla fine su tutti i giocatori della rosa, eccezion fatta per lo spagnolo Ignacio Anaya che ormai non ne fa più parte.
Sono stati recuperati in extremis, quindi, anche i diversi acciaccati tra cui Vignali e Del Pecchia. Resta da capire se saranno in grado di partire dall’inizio o se si accomoderanno in panchina. I bianconeri dovrebbero ripresentarsi con lo stesso assetto offensivo mostrato a Fucecchio con Baracchini punta centrale e Vignali e Cornacchia a supporto. Bracci, non ancora al meglio, potrebbe essere utilizzato a gara in corso. Da capire anche la posizione di Andrei che in questo primo scorcio di stagione grazie alla sua duttilità è stato impiegato sia da terzino destro che da centrale che da braccetto di centrocampo.
La speranza è che la Massese oggi possa contare su un pubblico numeroso, caloroso e, perché no, anche pagante. E qui entra in scena il piccolo sfogo del direttore generale Augusto Cantoni: "Non ho mai assistito ad una richiesta così pressante e fastidiosa di biglietti omaggio. Ci ritroviamo di fronte ad una massa di persone che impavidamente e senza vergogna chiede come fosse un diritto acquisito di entrare gratis, gente che si professa tifosa accanita della nostra squadra, gente che si inventa appartenenza alle più svariate associazioni. Io non mi vergogno a non concedere l’ingresso a queste persone anche perché poi magari sui social, direttamente o sotto mentite spoglie, attaccano i componenti della nostra società senza sapere nemmeno ciò che stanno dicendo, senza base e senza senso. Noi abbiamo la coscienza pulita nel fare le cose con serietà, con criterio e responsabilità. Queste persone dimenticano probabilmente che la società è sorretta da un solo azionista, senza sponsor e con il contributo minimo di affezionati che devolvono, togliendosi dalle loro tasche, un contributo esclusivamente per passionalità. Per poter ambire a diventare qualcosa di importante occorrono i risultati del campo ma anche fuori c’è necessità di cultura e buon senso".