La foglia di marmo di Beatrice per il quadrilatero della moda

La scultrice Taponecco ha vinto il concorso "Corti di Milano" la sua opera in via Manzoni

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Una foglia di marmo di Carrara per rinverdire il quadrilatero della moda di Milano. A realizzarla è stata la giovane scultrice, sarzanese di nascita, ma carrarina d’adozione, Beatrice Taponecco (nella foto) che ha partecipato e vinto al concorso ‘Corti di Milano 2020’ bandito da Cittamoderna, Accademia di Brera e Monfortino. Oggetto del bando era la riqualificazione della corte centrale di un immobile di via Manzoni 38 scopo per il quale si è scelto di affidarsi alla creatività di giovani artisti. Alla fine a spuntarla è stata Beatrice Taponecco con la sua ‘Foglia’ che è stata svelata al pubblico martedì scorso. Realizzata al laboratorio Sgf di Torano da un blocco di marmo Bianco Carrara proveniente dalla cava Lazzareschi si tratta di una scultura alta oltre due metri che accosta con sapienza levigatezza e ruvidezza proprio come un vestito che ricopre le forme di un corpo umano.

"Si tratta di un effetto a cui ho voluto ricorrere – spiega la scultrice – proprio per richiamare questa vicinanza con il mondo della moda. Da un lato la foglia è perfettamente liscia come un abito d’alta fattura, dall’altro è scolpita a buccia di cava". Una scelta che ha convinto a pieno la giuria che ha deciso di premiare Beatrice Taponecco con il primo premio spiegando che "Foglia è metafora della vita perché sa trasformare l’arida terra in linfa – si legge nella motivazione ufficiale -, è caduca ma si rigenera, è unica ma mai identica ad un’altra per quanto tutte uguali; foglie che nel loro insieme, in tutte le loro varietà, costituiscono quella sottile linea di confine tra gran parte della Terra ed il Cielo così come l’abito si fa confine tra il corpo e l’aria che lo circonda". Per la scultrice apuana non si tratta della prima affermazioni di questo tipo. Dopo essersi laureata all’Accademia di Belle Arti ha già partecipato e vinto diversi concorsi nazionali ed internazionali e ha esposto le sue opere in mostre personali e collettive. In città una sua opera la si può trovare lunga la scalinata che da via Erevan sale fino a Codena. L’antico percorso è stato da poco rimesso a nuovo dal Cai assieme all’Accademia e, prima ancora, dai ragazzi del liceo artistico ‘Gentileschi’ e circa a metà dei 524 scalini da quasi un anno si trova una grande fontana monumentale di pietra e metallo dedicata a San Francesco opera proprio di Beatrice Taponecco.