La Dickens Fellowship svela il lato russo della poesia di Shelley

L’associazione è attiva da anni nella promozione della cultura inglese con Civico 1 Art Gallery

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In occasione del Bicentenario della morte del poeta inglese Percy Bysshe Shelley, avvenuta al largo della costa di Viareggio nel luglio del 1822, la Filiale della Dickens Fellowship di Carrara, ormai da anni impegnata nella promozione della lingua e della cultura inglese e dei paesi di lingua inglese, in collaborazione con Carrara Civico 1 Art Gallery, ha organizzato la mostra ‘Un viaggio tra poesia e pittura. L’opera poetica di Shelley nei dipinti di Marco Dolfi’, curata da Francesco Ricci.

Oggi alle 17,30 la presidentessa della Dickens Fellowship, Marzia Dati, in occasione del finissage farà una lezione sulla ricezione di Shelley nella poesia russa tra fine Ottocento e inizi del Novecento dal titolo ‘Shelley nella poesia russa dell’epoca d’argento: traduzioni e riscritture di K. Bal’mont’. In particolare Sati tratterà della traduzione dell’opera omnia di Shelley da parte del poeta russo Bal’mont, con il focus sulle traduzioni più significative, ma anche dell’influenza di Shelley sul poeta e giornalista nordamericano John Reed con la lezione ‘Due spiriti ribelli a confronto: Shelley e John Reed. Shelley, Bal’mont e Reed’, tre radical, tre poeti anti-convenziali che lottarono con il loro impegno per un mondo migliore, tre personalità geniali accomunati dal fatto di essere morti in terra straniera ripettivamente a Viareggio, Parigi e Mosca. Ma sarà anche l’occasione di visitar la speciale selezione di opere, che fanno parte della mostra allestita a Villa Paolina a Viareggio in occasione delle celebrazioni shelleyane di quest’anno.