REDAZIONE MASSA CARRARA

’La casa del melograno’, storia del Risorgimento e di una grande famiglia

Oggi alle 17, nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze - una delle sedi della Regione -, si presenta il romanzo “La casa del melograno” di Simona Bertocchi (edizioni Giovane Holden), la scrittrice torinese di nascita ma da anni trasferitasi a Montignoso, e alla quale si deve - con Patrizia Fiaschi e Walter Sandri - il Festival del romanzo storico che sta coinvolgendo tanti appassionati. A fare gli onori di casa sarà il presidente della Toscana, Eugenio Giani; dialogheranno con l’autrice Daniela Dal Lago e Giacomo Bugliani, letture di Chiara Savoi. "Firenze – dice la Bertocchi – è la città dove è ambientata la storia, dall’esilio di Napoleone all’avvento della capitale. Il romanzo narra le vicissitudini dei Martini, nome di pura fantasia, ma per chi ha avuto modo di leggere il libro l’aria che vi respira è proprio quella della città del diciannovesimo secolo tanto i personaggi sono realistici".

Come definirebbe la sua opera?

"Un romanzo storico nel quale percorro la storia del Risorgimento attraverso quella di una grande famiglia. Senza dimenticare i personaggi dell’epoca, Mazzini, Cavour e gli ambienti del tempo, in un percorso fra modernismo e Italia unita".

Cosa hanno di particolare i Martini?

"Rappresentano i vari stati d’animo che si vivono nell’Ottocento; c’è chi pensa alla monarchia, chi aspetta ancora il Granduca. Ma le protagoniste sono le donne: sembrano fragili, ma è la loro grande forza che salva le sorti del casato".

Perché questo titolo?

"Perché la villa dei Martini ha un enorme melograno che fiorisce nel giardino e le vicissitudini legate proprio alla parte femminile lo fanno tornare di nuovo rigoglioso".

Come è stato accolto il romanzo?

"Bene, siamo soddisfatti e infatti sto scrivendo il suo seguito. Ha ricevuto diversi premi e qualcuno pensa a farne una sceneggiatura, ora che vanno di gran moda le saghe familiari".

r. j.