
di Monica Leoncini
"Nel cinema, io, ci sono nato". E non ne può più fare a meno. Mario Lucà, attuale gestore del cinema teatro Città di Villafranca, sa bene che tutta la sua vita ruota attorno alle pellicole e che sarà sempre così. Stasera prenderà il via la nuova rassegna del cineforum, con ‘Cosa sarà’. La rassegna si svolgerà ogni martedì alle 21,15 fino al 26 ottobre, con la presentazione del critico Ariodante Petacco. "Da sempre noi proponiamo film di qualità - racconta Mario - prima era un appuntamento periodico, promosso a cicli, adesso, visto il successo di pubblico, lo promuoveremo ogni martedì". Appena il cinema di Villafranca aveva riaperto, dopo la ristrutturazione, era subito stato affidato a lui e alla famiglia, che ha enorme esperienza nel settore. "Mio padre Vincenzo nel 1946 iniziò la gestione del cinema Moderno a Gragnola - racconta -, ho trascorso la mia infanzia nel cinema, mia mamma era alla cassa e il papà a sistemare le pellicole. Stessa cosa per mia sorella. Il passo successivo è stata l’apertura del cinema all’aperto ad Aulla, nella piazza della vecchia stazione, a quel tempo c’era anche il cinema Italia, davanti a San Caprasio. Poi il cinema all’aperto è stato chiuso, ci siamo spostati in un altro cinema all’aperto, dove poi è stato costruito il Nuovo, che è nato come cinema all’aperto".
Tante le sale che la famiglia aveva in gestione. Oggi sembra impossibile ma a quei tempi tanti comuni avevano un cinema, che proiettavano film ogni sera. "Abbiamo gestito il cinema di Villafranca prima della chiusura - aggiunge -, poi Ceparana, a Santo Stefano c’era mia sorella, poi Pallerone e anche un cinema all’Arpiola. Per finire Aulla, per un po’ li abbiamo gestiti entrambi. Il cinema di Terrarossa era stato costruito da mio padre negli anni sessanta, ha funzionato tanti anni". Purtroppo l’alluvione del 2011 ha distrutto le due grandi sale di Aulla e da allora la città è rimasta senza un cinema. L’avvento del digitale ha fatto il resto.
"Con la fine delle pellicole si è chiusa un’epoca - continua -, per evitare di chiudere il cinema di Villafranca abbiamo deciso di investire qui. Abbiamo fatto un bel lavoro, con i film di qualità, il cineforum per adulti e per le scuole. Una volta andavo a Genova, per contattare le agenzie e ottenere i film, ora tutto si svolge via internet, ma sono io che decido i film da programmare, in base alle nuove uscite e ai gusti del pubblico. Per il cineforum invece è importante il supporto di Petacco". Il Covid non ha aiutato. "Siamo stati fermi un anno e mezzo - aggiunge la moglie Teresa - e ora con l’obbligo del green pass il publico è calato, ma a livello nazionale". La loro vita è in sala. "Quando siamo stati chiusi per noi è stata dura - dicono in coro -, ci piace stare con le persone, il nostro è un lavoro serale e festivo, la nostra famiglia ha sempre lavorato per le feste. Non siamo abituati a stare a casa, la domenica, se non abbiamo il cinema, ci annoiamo".