
L'incendio nella zona industriale
Massa, 2 agosto 2024 – Tra le tante reazioni successive all’incendio di via Dorsale, alcuni spunti sono forniti anche dal professor Riccardo Canesi, da sempre in prima linea per le questioni ambientali. "L’incidente nella zona industriale si è verificato verso le 19.15 e la telefonata della protezione Civile l’abbiamo ricevuta alle 22.34. Più di tre ore di tempo – sottolinea Canesi - ed evidentemente c’è qualcosa che non va. Non me la sento di accusare qualcuno ma un fatto è certo: occorre monitorare meglio le produzioni con materiali pericolosi e infiammabili e soprattutto preparare adeguati piani antincendio e di evacuazione. Mi auguro che i responsabili paghino per i danni causati alla salute degli abitanti e all’ambiente. Questo incidente spero serva ad aggiornare i piani della protezione civile di Carrara e Massa e renderne edotta la popolazione. E’ bene che Arpat al più presto ci dica quali sono le zone di ricaduta della nube, al fine di evitare incauti comportamenti dei cittadini".
Altri problemi di comunicazione sono denunciati da un turista, che ha raccontato la sua particolare serata alla ricerca di informazioni sull’incendio. "Frequento questa zona da anni e quando abbiamo visto la nube, io e altri bagnanti ci siamo preoccupati – racconta – non sapendo della zona dell’incendio e dell’eventuale tossicità. Ho chiamato i vigili urbani di Carrara e dopo un paio di tentativi mi hanno risposto dicendo che non ne sapevano niente perché era una cosa di Massa. Sono rimasto interdetto. Alle 20.30 leggo sulla Nazione.it che la sindaca di Carrara ha consigliato di tener chiuse le finestre ad Avenza e comuni limitrofi. Considerato che ad andare a fuoco è stato uno stabilimento che produce prodotti per il settore navale in fibra di carbonio, è preoccupante che non ci sia stata pronta informazione".