DANIELE ROSI
Cronaca

Imm in crisi, l’ordine è vendere. Bando per ‘palazzina’ e Marmoteca

La sopravvivenza di Carrara Fiere legata alla cessione dei due edifici. Bianchi: "Senza rilancio impossibile"

Imm in crisi, l’ordine è vendere. Bando per ‘palazzina’ e Marmoteca

Imm in crisi, l’ordine è vendere. Bando per ‘palazzina’ e Marmoteca

"Per garantire il futuro di Imm sarà fondamentale la vendita della palazzina". Non ha lasciato spazio a interpretazioni la posizione espressa ieri in commissione bilancio dall’amministratrice unica di Imm-CarraraFiere Sandra Bianchi, invitata per un punto della situazione sul complesso fieristico cittadino e illustrare il piano industriale del prossimo triennio e le idee dietro una graduale ripartenza della struttura. L’amministratrice di Imm, intervenuta nella commissione presieduta da Benedetta Muracchioli, ha prima comunicato la chiusura del bilancio 2022 con un piccolo utile, sebbene nel complesso, considerati gli anni passati, la situazione sia tutto tranne che risolta da un punto di vista di conti.

"Nonostante il covid e i problemi causati dal downburst del 18 agosto di un anno fa con i danni a una parte dell’impianto, oggi ripristinati dai lavori, – ha introdotto Sandra Bianchi – è stato grazie soprattutto a una politica di contenimento dei costi se il 2022 si è chiuso con un leggero utile". A preoccupare però sono soprattutto le cifre complessive che gravitano intorno Imm, e il passivo che ancora pende dalla testa della struttura fieristica e per la quale, stando alle parole dell’amministratrice, servirà per forza recuperare del denaro attraverso la vendita della palazzina Mangiarotti e della Marmoteca, andando quindi a utilizzare le cifre della vendita per risanare una parte di debiti pregressi.

Una situazione che era già stata più volte espressa con chiarezza anche dalla sindaca Serena Arrighi, che già durante alcuni consigli comunali aveva indicato la vendita della palazzina come l’unica via per non mettere la parola fine al futuro del centro fieristico. Concetto a grandi linee identico a quello confermato anche ieri durante la commissione dall’amministratrice unica prima dell’illustrazione del piano industriale dei prossimi due anni. "Ancora prima di parlare di rilancio, è necessario pensare al risanamento – ha spiegato Sandra Bianchi – e già nel precedente piano si parlava di questo aspetto, quindi il nuovo piano è una continuazione. Le operazioni straordinarie per ripianare una parte del debito che la società ha, e garantire la continuità, passa dalla cessione di due asset immobiliari non strategici: la palazzina degli uffici e la Marmoteca. Senza queste operazioni, purtroppo la società non riuscirà ad andare avanti".

Sulla vendita dei due asset, i soci hanno autorizzato a una manifestazione d’interesse rivolta ad enti pubblici proprio per preservare il patrimonio. L’amministratrice ha specificato che una manifestazione d’interesse è già arrivata e l’operazione potrebbe quindi andare a buon fine.

Una volta fatto il risanamento sarà quindi possibile pensare al rilancio, con eventi che garantiscano utili, o quantomeno il pareggio dei costi. "Per anni si sono realizzate poche manifestazioni e spesso in perdita, e la società era sovradimensionata rispetto ai ricavi – ha proseguito Sandra Bianchi – e ciò non è più pensabile se si vuole andare avanti. Per il futuro bisognerà puntare sull’affittare spazi, creare utili con eventi, manifestazioni e concerti. La Regione vede anche di buon occhio l’utilizzo di un padiglione per lo sport, anche se per quest’ultimo aspetto penso ci vogliano almeno un paio di anni per il rispetto delle parti tecniche e burocratiche".