Il tempo delle trattative Ricci e Persiani cercano voti

Nel centrodestra si cerca di ricomporre la frattura tra l’ex sindaco e FdI. Via ai colloqui con le altre forze del centrosinistra per riunificare il campo.

Il tempo delle trattative  Ricci e Persiani cercano voti

Il tempo delle trattative Ricci e Persiani cercano voti

Dopo tanti giorni di visite, incontri, discorsi e promesse, e dopo i giorni della ’conta’ relativi al primo turno delle elezioni, adesso è il tempo delle riflessioni e dei tentativi di accordo. I due candidati a sindaco, vincitori del primo turno delle Comunali, Francesco Persiani ed Enzo Ricci, sono entrambi impegnati ad allargare il campo dei consensi. Del resto Persiani ha ottenuto 11.872 voti, pari al 35,4%, mentre Ricci ha preso 10.037 voti pari al 30%.

Nel centrodestra, come in tutta la fine della precedente legislatura e in campagna elettorale, il tema è sempre quello della spaccatura tra Lega e Forza Italia da una parte e Fratelli d’Italia dall’altra. Il successo di Persiani è stato chiaro, ma è altrettanto evidente che l’ex sindaco debba in qualche modo prendere i voti dell’elettorato di Giorgia Meloni (Marco Guidi ha ottenuto quasi il 20%) se vuole concedere il bis. Voti che sono un po’ l’ago della bilancia. Le trattative, spinte più dall’alto che a livello locale, sono in corso, ma il quadro non è semplice. Persiani, e anche alcuni dei suoi ex assessori, hanno bocciato l’apparentamento ventilato dai vertici regionali e nazionali di FdI che, è bene sottolinearlo, toglierebbe alcuni seggi in consiglio alla coalizione dell’ex sindaco, in caso di vittoria, mentre se dovesse andare male al ballottaggio anche FdI perderebbe qualcosa. Ma il punto è un altro: dopo la sfiducia e le tante parole al veleno è molto difficile ora ricomporre l’unione del centrodestra, almeno con gli stessi esponenti. Certo, un accordo è auspicato da più parti e soprattutto ad alti livelli. Vedremo l’evolversi della situazione.

Dall’altro lato del campo, Enzo Ricci, dopo l’ottimo risultato del primo turno, non può fare altro che cercare di ricomporre il variegato mondo del centrosinistra se vuole ribaltare il pronostico che vede favorito Persiani. Già è riuscito a polarizzare una parte dell’elettorato, ma certo ora non è sufficiente per diventare sindaco. Anche l’esponente del Pd ha cominciato ad avere colloqui con gli altri candidati a sindaco e le altre forze del centrosinistra: ieri ha incontrato Cesare Ragaglini, presto parlerà anche con Guido Mussi, Daniela Bennati, Nicola Cavazzuti e Andrea Barotti. Anche in questo caso la strada si presenta in salita, perchè anche se su molti temi esiste una vicinanza restano però una diffidenza di fondo e anche qualche ritrosia... atavica. Gli stessi problemi che hanno impedito un accordo prima del voto del 14-15 maggio, nonostante il tentativo di un tavolo di confronto.

Sia Persiani che Ricci sono a un bivio: fare accordi o affidarsi esclusivamente alla ’coscienza’ dell’elettorato, ognuno nel suo campo di appartenenza, sperando di fare breccia. E soprattutto sperare che l’altro non riesca nell’intento.

Luca Cecconi