"Il referente di quartiere Figura chiave da attivare"

Raccolta firme di “Impegno politico“ per le zone periferiche come Romagnano "Qui quasi mille cittadini al buio da settimane. Gli interventi devono essere rapidi"

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Il messaggio che il gruppo “Impegno politico“ manda forte e chiaro al sindaco Francesco Persiani è quello di istituire prima possibile un referente di quartiere per la città di Massa. Il gruppo si è messo ancora una volta in moto, portando a termina una raccolta firme indirizzata proprio a palazzo civico e ad Enel "per aiutare una zona di Massa, di preciso la frazione di Romagnano, che ad oggi si trova senza luce". “Impegno politico ha accolto la richiesta di aiuto di alcuni cittadini di via Pratta Romagnano i quali da alcuni giorni chiedono il ripristino dell’illuminazione sull’intera strada "che si ritrova al buio, nel pericolo di furti e impraticabilità da parte di anziani e disabili residenti in via Pratta".

Come spiega Nicola Ricci, insegnante e amministratore del gruppo, curatore della raccolta "ci sono circa 300 famiglie composte da anziani, bambini e disabili, per un totale di quasi mille cittadini i quali da alcune settimane si ritrovano completamente al buio, in una strada presa di mira da malintenzionati con furti sia nelle abitazioni che nei parcheggi. Come cittadino mi sono preso l’impegno di portare alla luce questo problema, procedendo casa per casa con la raccolta firme, con la precisa idea di riportare la politica o meglio “Impegno politico” dove serve, più che altro nelle periferie, dove il cittadino si trova da solo nel risolvere i problemi a volte troppo difficili se non si agisce in gruppo".

"Con l’arrivo dell’inverno – prosegue Ricci – e il tramonto anticipato, il buio arriverà sempre prima, con il rischio di vedere un’intera zona impraticabile e non vivibile dalle 17 in poi: sarebbe inammissibile". La domanda che pone il gruppo “Impegno politico” alle istituzioni locali e regionali riguarda l’opportunità di "studiare il modo di riorganizzare e mettere in piedi la figura del referente di quartiere, come già esiste nei Comuni di Como; Sordio; Brescia; Carpenedolo; Cuorgne’; Torino; Jesi Ancona e tantissime altre realtà. Una persona addetta e portavoce delle periferie, che sotto compenso dovrebbe occuparsi delle vicende esterne al centro città, diventando una figura di riferimento dei cittadini ai quali ormai, se non in rari casi il politico non entra più in contatto stretto “casa per casa”, potendo quindi affermare che il 50% della cittadinanza è ormai scollata dalla politica reale. Il referente di quartiere – conclude Ricci – darebbe una grande mano alla giunta comunale e in più darebbe la possibilità di un ritorno al voto di tanti cittadini ormai dediti all’astensionismo".