
Mastrini sollecita un potenziamento dell’emergenza
Un progetto importante quello “118 Lunigiana”, con i dispositivi per la rianimazione cardiopolmonare messi a disposizione dei soccorritori sulle ambulanze di primo soccorso e consegnati di recente a Pontremoli. Strumenti che consentono l’elettrocardiogramma sul luogo dell’emergenza e l’invio dei dati alla centrale operativa. Una prima sperimentazione, in stretta collaborazione con SdS e sindaci, con un investimento di 350mila euro. I dispositivi aumentano le probabilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco grazie anche alla defibrillazione precoce e alla possibilità di interconnettersi con la centrale operativa del 118. Sono per ora sette gli apparecchi consegnati alle associazioni di volontariato lunigianesi con ambulanze in stand-by che devono formare il personale. Un progetto però che deve essere ampliato e coinvolgere tutto il territorio. Una necessità sollecitata da Matteo Mastrini, sindaco di Tresana e membro della giunta esecutiva della Società della Salute. "Ho verificato personalmente come debba essere ulteriormente esteso. Per mandare a regime il progetto - aggiunge - occorrerà un’attività di formazione per le associazioni di volontariato, che auspico possa essere rapida. Tuttavia ho anche raccolto le richieste dei territori che, al momento, non sono stati coinvolti e quindi ho chiesto all’azienda una verifica puntuale della situazione per estendere in maniera capillare il progetto 118 Lunigiana. Mi è stato garantito che questa verifica avverrà entro una settimana".
Mastrini ricorda che l’iniziativa era nata dopo la soppressione della figura del medico a bordo dell’ambulanza Mike. "Ma se pensiamo che questo progetto possa sostituire l’ambulanza medicalizzata, a mio avviso, sbagliamo - prosegue -. Tuttavia ho accolto con favore il progetto di cardioprotezione e adesso auspico che possa essere diffuso in un territorio vasto come la Lunigiana, con lunghe distanze da percorrere tra un paese e l’altro. La base su cui lavorare è la rete del volontariato. Possiamo contare su un associazionismo di grande valore - conclude -, il nostro compito consiste nel consentire al volontariato di operare nelle migliori condizioni possibili e con un’adeguata dotazione dei dispositivi di rianimazione cardiopolmonare da utilizzare sulle ambulanze per la rianimazione".
Natalino Benacci