Il porto dei record Settemila lavoratori, impatto da 500 milioni Il rapporto con la città

Il porto dei record  Settemila lavoratori,  impatto da 500 milioni  Il rapporto con la città

Il porto dei record Settemila lavoratori, impatto da 500 milioni Il rapporto con la città

di Daniele Rosi

Un 2022 da record per il porto. Sono tanti i dati con il segno più illustrati dal presidente della Camera di commercio, Valter Tamburini, durante l’incontro sul futuro del porto apuano tenutosi nella sede dipiazza Due Giugno, presenti il governatore Euenio Giani, il presidente dell’Autorità portuale Mario Sommariva. L’indagine, realizzata dall’Istituto Studi e Ricerche della Camera di Commercio, ha parlato di una crescita record nelle merci mevimentate , pari a 5,5 milioni di tonnellate, con una crescita del 60 percento rispetto al 2021. A crescere sono stati soprattutto gli imbarchi (più 125 per cento), con un milione e 600 mila tonnellate, mentre gli sbarchi sono aumentati del 14 a 430mila tonnellate. Tra i movimenti in uscita da sottolineare l’aumento del marmo grezzo, a dimostrazione diuna filiera corta ancora lontana. Molto grande è stato l’incremento del traffico ferroviario, con un aumento del 155 per cento per i treni transitati 166), e del 137 per cento per i vagoni (2822). Ciò ha permesso allo scalo apuano di raggiungere a fine 2022 la media di 3 treni a settimana, con circa 17 vagoni per ognuno. Per quanto riguarda la cantieristica da diporto, dopo un periodo di difficoltà, iniziato nel 2008 con il boom della crisi finanziaria, il settore è tornato a crescere, sia come produzione sia come addetti. Secondo i dati Istat, tra il 2011 e il 2020 a Massa-Carrara questo settore è cresciuto del 25 per cento in termini di imprese. L’ultimo dato rilevato nella cantieristica e nel settore nautico, riporta di 146 imprese che ruotano intorno al porto apuano, che danno lavoro a circa 1500 persone. Di queste, 91 sono specializzate nella costruzione di navi (1200 addetti), i codiddetti gigayacht, mentre le rimanenti 55 (300 occupati) si occupano di refitting. Guardando al distretto apuo-versiliese, si osserva come il fatturato medio delle circa 100 società di capitali, si aggiri nel 2021 intorno ai 13 milioni di euro, oltre sei volte quello medio delle società di tutta l’area del nord-ovest. Nel 2021 l’impatto economico dello scalo apuano è stimato in 363 milioni di euro, tra attivazione diretta, indiretta e indotta. Alla fine dello scorso anno il porto è riuscito a produrre un impatto complessivo tra i 400 e i 500 milioni di valore aggiunto, ed occupazione vicina alle 7mila unità di lavoro.

Su questa crescita costante va poi abbinato il lavoro intorno al nuovo piano regolatore portuale, pensato per operare in una duplice direzione: razionalizzazione delle attività portuali e valorizzazione del rapporto porto-città grazie alla realizzazione del waterfront e il riordino degli assetti viari. "Grande importanza rivestirà sotto questo aspetto il travel lift dato che, nel nuovo piano regolatore portuale in corso di approvazione, l’Autorità di sistema portuale ha previsto la possibilità di avere uno spazio in mare, per l’ultimazione dell’imbarcazione, nella parte levante del porto, dove è prevista la realizzazione di una nuova darsena e nuovi piazzali".