REDAZIONE MASSA CARRARA

Il pericolo alla Fabbrica Spunta la petizione Ieri un altro incidente "Basta contare i morti"

Un ciclista è stato investito nel punto in cui morì Enzo Marco. I residenti e i commercianti della zona chiedono dossi dissuasori . "Il Comune deve intervenire sui semafori: con il sole non si vedono".

Il pericolo alla Fabbrica Spunta la petizione Ieri un altro incidente "Basta contare i morti"

La salma dell’artista Enzo Diamanti in arte Enzo Marco, morto in ospedale domenica mattina dopo essere stato investito da un’auto mentre attraversava il viale Venti Settembre alla Fabbrica, non ha ancora ricevuto il nulla osta per la sepoltura. Intanto ieri mattina sempre alla Fabbrica è stato investito un ciclista per una questione di precedenze. Niente di grave, ma alla scena ha assistito anche la figlia di Enzo Marco Diamanti, che uscita da casa della madre nel vedere quel capannello di gente e un uomo steso sull’asfalto non ha potuto non pensare alla tragica morte del padre. Mentre da palazzo civico ribadiscono che in attesa di una soluzione per la sicurezza del viale che in un mese ha visto due investimenti mortali, in zona a vigilare sulla circolazione ci saranno gli agenti della municipale con l’autovelox. Una situazione di pericolo, quella dell’attraversamento alla Fabbrica, che i residenti denunciano da tempo e che sta per sfociare in una raccolta firme.

Così Jean Pierre Dell’Amico del bar il Germoglio non ha dubbi, "l’incrocio è pericoloso – dice – specialmente per chi viene da mare verso monti perché il sole abbaglia gli automobilisti. È un rischio continuo, questo rettilineo porta alla velocità. Il semaforo del passaggio pedonale a chiamata non si vede perché è coperto dalle foglie. La gente a volte non si accorge neanche che c’è il semaforo. La dinamica degli incidenti è sempre la stessa. In dieci anni che siamo qui non ci sono mai stati così tanti incidenti come ora. Bisogna fare qualcosa perché la situazione sta diventando insostenibile". "Punteremo a una petizione, prendere le firme per fare mettere o degli autovelox o dei dossi – aggiungono Morena Manfroni ed Elena Bertolucci dell’alimentari –, la situazione deve cambiare. Servono dei deterrenti. Chi da Marina va verso Carrara viene abbagliato dal sole, la velocità è sempre troppo alta, vediamo macchine sfrecciare tutti i giorni". Di sole che acceca gli automobilisti parla anche Gianfranco Salvetti, che abita proprio vicino alla zona ‘incriminata’. "Ancora un incidente – dice il residente –. Una macchina che andava verso monti ha preso un ciclista. Gli autisti rimangono abbagliati, bisognerebbe fare qualcosa per fare sì che il semaforo si veda bene. Quello più in alto – precisa indicandolo – è coperto dai rami e specialmente la mattina presto non si vede per il troppo sole". Un tratto di strada che spesso porta a correre più del dovuto. "Basta che mi affacci dal mio negozio per vedere auto che passano con il rosso – dice Matteo Fabbricotti della macelleria da Matteo –. Bisogna cambiare i semafori, mettere luci che si possano vedere anche quando c’è il sole che riflette. Ci sono due impianti semaforici, uno a cento metri dall’altro, e in entrambe i casi gli incidenti sono in aumento. Il Comune e la polizia municipale si devono rendere conto che qua c’è un problema serio".

Alessandra Poggi

Patrik Pucciarelli