Il Cai riparte con la pulizia degli antichi sentieri

Domani mattina la prima escursione dell’anno sulla mulattiera Canevara-Antona, un itinerario trekking adatto anche alle famiglie

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di Angela Maria Fruzzetti

Riprendono le attività del Cai di Massa, sezione Elso Biagi, volte alla pulizia degli antichi sentieri al fine di mantenerne efficienza e fruibilità, soprattutto la manutenzione ordinaria. I volontari del Cai di Massa hanno sulle spalle 80 chilometri di sentieri e non tutti, chiaramente, sono facilmente accessibili come la mulattiera Canevara Antona (sentiero Cai 41) su cui si concentra questa prima escursione del 2023, finalizzata alla manutenzione del percorso. Molti sentieri infatti sono raggiungili dopo ore di cammino e in zone impervie, non adatte a tutti.

Il ritrovo per questa prima escursione è previsto domani mattina, alle 8.30, alla sede del Cai di Canevara. I partecipanti, volontari, dovranno munirsi di guanti protettivi, possibilmente anche di cesoie, forbici da giardinaggio, segacci e attrezzarsi con scarpe e abbigliamento adatto. Il sentiero merita una nota descrittiva e storica: Canevara Antona è uno dei rari itinerari di trekking adatto anche alle famiglie con bambini per la sua facilità di percorrenza e racconta la storia e l’identità della comunità montana. Immaginando l’interesse turistico, con l’auto si raggiunge la frazione di Canevara (98 metri). Dalla piazzetta principale, in prossimità del ponte che attraversa il fiume Frigido, si imbocca, lato monte, una stradina che costeggia il fosso Antona. Il sentiero si immerge nel verde della macchia mediterranea e alcune panchine invitano i viaggiatori ad una sosta per godere della bellezza del luogo. Proseguendo si incontra il Ponte della Tavella, struttura in pietra ad arcata unica, realizzata fra il XIII ed il XIV secolo. La pavimentazione del ponte, così come parte della mulattiera, è di piastre di scisto, meglio identificate in loco come "tavelle" (da qui il toponimo del ponte). Superato il suggestivo ponte, ci si incammina lungo la via Vecchia Antona (già praticata dai liguri romani almeno duemila anni fa). L’antica via era molto frequentata in quanto ad Antona vi è sempre stata una comunità dedita alla coltivazione delle selve di castagno. Le castagne essiccate (secchine) venivano così trasportate all’antico mulino ad acqua di Canevara per trasformarle in preziosa farina, alimento principe per le popolazioni apuane soprattutto nella stagione invernale. Tuttavia, il tragitto è stato utilizzato fino agli anni Sessanta dalla popolazione antonese per spostarsi in città. Dunque, il tracciato si dipana con numerose svolte in mezzo a selve di castagno ed è accessibilissimo a tutti. Da Canevara, in poco meno di un’ ora di percorso si arriva sulla Provinciale Massa-Antona all’altezza del depuratore (400 metri). L’accogliente borgo di Antona si apre di fronte, in un magico scenario che conquista il visitatore.

Insomma, i volontari del Cai di Massa saranno all’opera per consegnare alla collettività un sentiero in tutta sicurezza. Per partecipare e contribuire al recupero dei nostri sentieri chiamare Sauro al numero 371 3688923.