REDAZIONE MASSA CARRARA

Il buono ’tradito’ e la condanna Titoli irregolari, scattano i rimborsi "Condotta omissiva di Poste Italiane"

Pontremoli, la decisione del giudice di pace. L’avvocato Galloni: "Battaglia vinta di Confconsumatori"

Il buono ’tradito’ e la condanna Titoli irregolari, scattano i rimborsi "Condotta omissiva di Poste Italiane"

Il giudice di pace di Pontremoli riconosce la responsabilità di Poste Italiane per non avere informato correttamente i risparmiatori circa la durata dei propri buoni fruttiferi e condanna l’azienda a risarcire per i danni patiti in relazione alla mancata consegna del Foglio informativo analitico, necessario per rendere note agli investitori le condizioni dei buoni sottoscritti, tra cui la durata degli investimenti. Dopo il Tribunale di Parma anche il giudice pontremolese ha confermato il diritto dei risparmiatori, titolari di buoni postali fruttiferi a termine, a essere informati dettagliatamente sulle caratteristiche dei prodotti di investimento. La vicenda riguardava il ricorso di risparmiatori contitolari di un buono postale fruttifero di 500 euro emesso il 16 maggio 2008, di cui era stata chiesta la liquidazione a Poste tramite la Confconsumatori di Massa-Carrara e l’avvocato Francesca Galloni. L’azienda aveva rifiutato il pagamento per la prescrizione dei buoni. Ma l’avvocato di fronte al Giudice ha contestato sia la correttezza formale e la legittimità del buono fruttifero, che non recava l’indicazione "a termine", sia la mancata consegna del Foglio analitico informativo che avrebbe permesso di conoscere – anche – l’effettiva scadenza. Perciò i risparmiatori hanno chiesto la restituzione o il rimborso dell’importo.

Il giudice di pace ha riconosciuto il diritto dei risparmiatori a essere risarciti, confermando che, al momento della consegna dei buoni, Poste Italiane avrebbe dovuto consegnare ai clienti anche il Foglio Informativo Analitico. Oltre a questo, Poste ha violato il principio generale di correttezza e buona fede e pure il dovere di diligenza professionale da cui deriva la condanna al risarcimento dei danni subìti dai risparmiatori, pari al capitale investito. Il giudice ha riconosciuto che "venne consegnato un titolo redatto in maniera non conforme alla normativa richiamata, in particolare mancante sul verso del titolo, del tagliando indicante la serie, il rendimento, la tipologia ("a termine") e il periodo di prescrizione". "Una decisione importante – dice l’avvocato Galloni di Confconsumatori – perché viene estesa la tutela dei titolari di tutti quei buoni postali fruttiferi caduti in prescrizione a causa della mancata consegna del Foglio informativo analitico o della consegna di un buono postale non conforme alla legge, che potranno ottenere il risarcimento dei danni patiti a causa del comportamento omissivo e della condotta non professionalmente diligente di Poste Italiane". Un successo per Confconsumatori, che aveva lanciato la campagna contro ’il buono tradito’. È possibile rivolgersi agli sportelli dell’associazione, info www.confconsumatoritoscana.it.