Idrovore a pieno regime. I corsi d’acqua fanno paura

Controlli continui e interventi costanti del Consorzio per evitare allagamenti. A Poveromo è stato necessario tagliare manualmente la foce con un escavatore.

Idrovore a pieno regime. I corsi d’acqua fanno paura

Idrovore a pieno regime. I corsi d’acqua fanno paura

E’ pronto a fornire uomini e mezzi per dare un sostegno concreto agli alluvionati della Toscana il Consorzio 1 Toscana Nord mentre calano i livelli dei corsi d’acqua nel territorio della Lunigiana, colpita dall’ondata di maltempo eccezionale. Sono molto alti i cumulati di pioggia registrati dai pluviometri: nel pomeriggio di sabato si erano contati nel Mulazzese 100 mm di pioggia, 84 nello Zerasco, 60 a Montelungo e 55 a Pontremoli, caduti su un territorio già fragile e intriso d’acqua. Gli uomini del Consorzio nei giorni di maltempo hanno garantito un Controllo stretto su fiumi principali e minori, pronti a intervenire in caso di necessità. Magra, Aulella e Bagnone in questi giorni hanno superato il secondo livello di guardia a Villafranca, a Fivizzano e Bagnone. Emergenza ad Aulla, dove il Consorzio giovedì sera ha acceso l’impianto idrovoro che drena la città: I livelli del Magra, gonfiato dalle piogge e dagli apporti di tutti gli affluenti, stavano continuando a crescere e avrebbero potuto creare allagamenti. Il Consorzio ha chiuso le paratie, impedendo al fiume di rigurgitare all’interno e ha scolmato l’acqua piovana di Aulla con le pompe dell’impianto, tenendo in sicurezza il centro abitato. Le idrovore del Consorzio hanno cercato di contrastare anche il mare in burrasca: a Poveromo è installata una pompa mobile di emergenza per salvaguardare l’abitato. Controllo stretto e costante su tutta la rete dei corsi d’acqua di Massa e Carrara, dove si sono registrati cumulati di pioggia di 80 mm nelle 24 ore per le zone collinari e di pianura con una punta del pluviometro di Vergheto che ha raggiunto quota 135 mm. Le squadre del Consorzio hanno controllato punto punto la situazione per verificare che l’acqua defluisse lungo fiumi e canali, non ci fossero piante abbattute dal vento. Accesi per giorni tutti gli impianti idrovori: Fossa Maestra a Carrara, Brugiano, Magliano, Calatella. La potenza degli impianti consente comunque di poter scaricare in mare vincendo la resistenza del moto ondoso. A Poveromo è stato necessario tagliare manualmente la foce con un escavatore e nella serata di giovedì, il Consorzio ha installato una gazzina mobile, alimentata da un trattore, per far defluire le acque dell’abitato di Poveromo che si trova subito a monte della foce. In piena tutti i corsi d’acqua del reticolo principale e secondario delle zone di Massa e di Carrara. Ha sfiorato il primo di livello di guardia il Frigido.