
Si chiude oggi il Curae Festival di Pontremoli: 4 giorni di spettacoli e confronti. Esperti e magistrati oggi “interrogati” dai ragazzi. Arriva il senatore Ostellari .
Verso la chiusura il ‘Curae Festival 2025’ che ha proposto un confronto fra i giovani coinvolti nella giustizia minorile, vittime di reato, studenti, professori, registi, magistrati, mediatori e cittadini attorno al tema delle cicatrici. La giustizia e il teatro non sono stati più divisi da un sipario. E la scrittura ha mostrato che il cambiamento è possibile. Diverse le sezioni in cui si è articolata l’edizione. Due gli spettacoli che hanno debuttato in prima nazionale durante le giornate del festival, prodotti del lavoro svolto dai ragazzi in carico ai servizi della giustizia minorile, spesso in percorsi comuni con gli studenti di scuole superiori del territorio: Stigma/te e "Cicatrici. Reading e musica". Stigma/te è il nuovo spettacolo del regista Paolo Billi (Teatro del Pratello) che ha coinvolto le ragazze dell’IPM di Pontremoli. Nasce a partire dai testi elaborati nel laboratorio di scrittura con le ragazze dell’Ipm e con studenti di istituti superiori e da alcune citazioni dal romanzo “La lettera scarlatta” di N. Hawthorne. Lo spettacolo è andato in scena all’Oratorio Nostra Donna con quattro repliche per la cittadinanza e due per le scuole.
“Cicatrici. Reading e musica”, con la regia di Lello Tedeschi e l’aiuto regia di Pino Beato e Elvio Assunçao, ha coinvolto un gruppo misto di ragazzi provenienti dagli Ipm e dall’Area penale esterna del territorio nazionale assieme ad un gruppo di studenti del Liceo Vescovile di Pontremoli, che hanno sceneggiato i testi frutto dei laboratori di scrittura svolti nel corso dei primi mesi dell’anno presso gli istituti di pena attorno al tema delle cicatrici. Accanto alle letture, anche le musiche emerse dai laboratori di rap realizzati presso gli Ipm.
Quattro i momenti di confronto che hanno indagato e approfondito il tema guida del festival. “Passioni e cicatrici” è il titolo della conferenza che ha impegnato Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista in dialogo con la filosofa Valeria Cantoni ieri al Teatro della Rosa. Lo sguardo teatrale è il fulcro di “Teatro e Cicatrici”, moderato da Mario Schermi, con l’introduzione di Paolo Billi, con Horacio Czertok, regista di Teatro Nucleo e Beppe Scutellà, regista di Puntozero. Impegnativi di Dialoghi tra Giustizia e Teatro, incontro che ha visto nella giornata di ieri protagonisti i direttori degli Ipm, gli operatori della giustizia minorile e gli operatori teatrali presenti al festival alle Stanze del Teatro.
Completa il programma l’incontro dal titolo “I ragazzi e ragazze interrogano sulle cicatrici” nel quale un gruppo di ragazzi e ragazze, che hanno partecipato a programmi di giustizia riparativa, stamane dalle 9 propongono riflessioni e pongono domande agli ospiti presenti e in particolare ai magistrati Daniela Verrina e Gabriella Tomai, al criminologo Lorenzo Natali, alla fumettista Icaro Tuttle, all’editore Pietro D’Amore, agli scrittori Ibrahima Lo e Asmae Dachan, al poeta Zeno Bertagna e all’atleta Martina Caironi. Conclusioni e saluti sono affidati al senatore Andrea Ostellari, sottosegretario di Stato alla Giustizia e al presidente Antonio Sangermano, capo dipartimento per la giustizia minorile e di comunità.
Natalino Benacci