
I ’gioielli’ finiscono all’asta. Ex caserme e palazzi storici. La lista dei grandi affari
Costa “solo” 350mila euro il Palazzo Malaspina di via Cocchi 24, storico edificio di stile neoclassico con sale decorate dagli stucchi dell’artista luganese Pietro Portogalli, già abitazione di Luigi, ultimo marchese Malaspina di Mulazzo a fine Settecento. L’immobile, ha una pertinenza di circa 1.800 metri quadrati ed, è di proprietà della Provincia che lo ha messo all’asta da qualche anno finora senza trovare l’interesse di acquirenti. Ha ospitato l’ex caserma dei Carabinieri, trasferiti negli anni ’90. Fino a tre anni fa era in uso al Comune di Pontremoli che l’aveva eletta sede della biblioteca (poi spostata nell’ex Tribunale) e di associazioni di volontariato. Un edificio che fa parte dei patrimoni storico-artistici pontremolesi da salvare assieme all’ex Convitto Marello (2mila mq.) sempre di proprietà della Provincia e anch’esso in vendita per un valore a base d’asta di 250mila euro.
Dopo l’addio della Congregazione degli Oblati di San Giuseppe che avevano aperto una casa nel 1903 per favorire l’educazione dei giovani (chiusa 80 anni dopo) e funzionò da collegio di studenti per tutta la Lunigiana, l’immobile ha ospitato per qualche anno la scuola elementare a tempo pieno, ma ora è inutilizzato e nel degrado. La Provincia in smobilitazione non può far altro che sperare di cedere gli edifici. I prezzi sono già calati di molto: a gennaio 2016 l’ex caserma era in vendita a base d’asta di 700mila euro, mentre il Marello partiva da 450mila. Il piano delle alienazioni immobiliari della provincia prevede di ricavare 3,3 milioni di euro dalla cessione di 17 immobili, di cui 11 sono in Lunigiana.
In vendita anche edifici di pregio non artistico ma di interesse ambientale, come le ex case cantoniere di cui la Provincia non sa che fare. Dove sono? A Tavernelle di Licciana due appartamenti sovrapposti con cantina e ripostiglio (50mila euro), a Rometta, a Fivizzano una palazzina indipendente su tre piani di cui uno interrato, non occupato (40mila), a Filetto di Villafranca altri due appartamenti (65mila). Ci sono poi una casa di 2 piani a Bergondola di Mulazzo (100mila euro) e tre terreni a Bagnone (8.800 euro), Viano di Fivizzano (5.352 euro) e Castello di Villafranca (12.150 euro). Occorre riscoprire la bellezza quotidiana e straordinaria a volte esplicita, ma anche quella nascosta e ferita, spesso abbandonata dei palazzi abbandonati che però raccontano la storia di un territorio. Nell’elenco dei beni da salvaguardare a Pontremoli ci sono anche altri palazzi storici privati ( non utilizzati da tempo) che meritano attenzione e speranza di un futuro migliore.
Natalino Benacci