Gli scenari del porto. Ripascimento spiaggie. La firma per la svolta e il protocollo è realtà

L’intesa vede Regione e Comuni della costa per la prima volta insieme. Si punterà a riutilizzare le sabbie in eccesso in Versilia e davanti allo scalo. La collaborazione storica sarà siglata giovedì alla Camera di commercio.

Gli scenari del porto. Ripascimento spiaggie. La firma per la svolta  e il protocollo è realtà

Gli scenari del porto. Ripascimento spiaggie. La firma per la svolta e il protocollo è realtà

Il protocollo d’intesa per la tutela della costa apuana diventa realtà: giovedì alle 10 nella sede della Camera di Commercio a Carrara ci sarà la firma ufficiale del documento che mette per la prima volta nero su bianco gli impegni di tutte le realtà e istituzioni coinvolte, compreso il possibile sostegno economico da parte dell’Autorità Portuale al ripascimento costante. Salvo modifiche e affinamenti, si tratta dell’approvazione ufficiale della bozza già deliberata dalla Regione. Alla firma saranno presenti il presidente Eugenio Giani, il presidente dell’Autorità Portuale Mario Sommariva, il presidente della Camera di Commercio Valter Tamburini, i sindaci di Carrara, Serena Arrighi, Massa, Francesco Persiani, e Montignoso, Gianni Lorenzetti anche in veste di presidente della Provincia di Massa Carrara, di Forte dei Marmi Bruno Murzi, di Pietrasanta Stefano Giovannetti e il presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini. Per prima cosa il protocollo istituisce un tavolo operativo che si chiamerà Romcav, acronimo di Rete Operativa per la Manutenzione della Costa Apuo-Versiliese. L’obiettivo principale, dichiarato all’interno del testo, è il "mantenimento dell’equilibrio del sistema costiero compreso tra Marina di Massa e Marina di Pietrasanta".

Una dichiarazione di intenti che racchiude tutta la partita da giocare secondo lo schema del ‘recupero e rilancio’: si prende la sabbia là dove si accumula in abbondanza, a sud, per esempio l’imbocco del porto e nella zona di Marina di Pietrasanta dove gli arenili sono ora talmente lunghi da "eccedere i limiti ottimali all’esercizio del turismo balneare", quindi oltre i 140 metri di profondità. La sabbia quindi si usa per il ripascimento delle spiagge a nord, quelle di Massa: una parte dovrebbe essere poi trascinata dalle correnti anche a sud per recuperare metri al mare a Montignoso e Forte dei Marmi. Una visione di largo respiro, per "verificare tutte le possibili azioni, in modo maggiormente sinergico ed efficace, che nel rispetto delle leggi vigenti, dei ruoli e delle competenze degli enti coinvolti, possano garantire l’ottimale l’esercizio delle attività turistico-balneari, la sicurezza delle strutture e l’armonioso sviluppo di tutte le economie costiere ivi compresa quella del porto di Marina di Carrara". Il porto contribuirà con le competenze di gestione delle attività di dragaggio e riposizionamento della sabbia, in particolare quelle dragate dai propri fondali purché compatibili, e per la prima volta si evidenzia la possibilità di "contributi economico per solvere le attività". In seguito il protocollo sarà esteso anche alle tre università di Firenze, Pisa e Siena, oltre che al Consorzio Lamma, per monitoraggio e analisi scientifiche.