Gli infiniti rinvii per l’erosione e la Bolkestein

Il litorale apuano combatte da decenni con l'erosione e la questione Bolkestein, generando incertezza e confusione tra i balneari. Le aste devono essere fatte, ma mancano soluzioni concrete per entrambi i problemi.

Non c’è pace per il litorale apuano, alle prese da decenni con il problema dell’erosione e da alcuni anni con la questione Bolkestein. Due fronti diversi e complessi, che vanno a incidere soprattutto sui balneari, da non confondere. Sulla Bolkestein ognuno ha la sua visione. Resta il fatto che la direttiva europea sulle concessioni esiste e che le varie sentenze vanno in un’unica direzione: le aste vanno fatte. Resta da capire come e quando. Non è poco. Qui i ritardi, voluti, della politica non fanno altro che generare ancora più incertezza e confusione. Sull’erosione c’è poco da aggiungere. Sappiamo il perchè (porto di Carrara e scavi nel Magra), notiamo le drammatiche conseguenze (ambientali ed economiche), ma non si vedono soluzioni efficaci e concrete. Ma, sia per la Bolkestein che per l’erosione, non si potrà sempre rimandare tutto a domani.

Luca Cecconi