Gli adolescenti hanno bisogno di aiuto In aumento i disturbi neuropsichiatrici

Nel 2020 sono stati 843 i pazienti presi in carico dall’Ufsmia. Quest’anno, già a novembre, il numero è salito a sfiorare i mille giovani

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E’ allarmante, e in peggioramento, il quadro dei disturbi neuropsichiatrici in età evolutiva, cioè tra giovani di età compresa tra 0 e 18 anni, in Lunigiana. Un peggioramentro dovuto all’isolamento e alla rivoluzione nella socialità imposti dalle restrizioni sanitarie di contrasto alla pandemia da Covid-19. Un peggioramento sottolineato a livello mondiale dall’Unicef, a livello nazionale dal ministero per le Politiche giovanili, a livello territoriale dall’Unità funzionale salute mentale infanzia e adolescenza (Ufsmia) SdS Lunigiana di Aulla.

Eccoli i dati sui giovani lunigianesi che preoccupano: su una popolazione di 6mila e 483 persone sotto i 18 anni di età, nel 2020 sono stati 843 i pazienti presi in carico dall’Ufsmia, mentre il loro numero già ammonta a 906 al novembre 2021. Di questi, più di 30 sono adolescenti che si trovano in situazioni di disagio molto grave, con richiesta di presa in carico urgente. Spiega Isabella Bernazzani, specializzata in neuropsichiatria infantile e, dal 2013, responsabile dell’Ufsmia: "Durante il secondo lockdown si è registrato un aumento esponenziale di richieste di adolescenti con disagi che spesso assumono forme drammatiche: condotte autolesive, crisi di aggressività e disturbi dissociativi". Non solo. In parallelo crescono anche il rifiuto di andare a scuola e la dipendenza grave da internet che si manifesta già dalle medie. Risultato: in Lunigiana c’è un grosso disagio fra gli adolescenti, che è stato esacerbato dall’emergenza sanitaria. E sono le ragazze ad esibire gli aspetti di sofferenza più importanti.

"E’ il desiderio di vita all’esterno che si è ridotto negli adolescenti - spiega la dottoressa Bernazzani - facendo emergere aspetti depressivi che inquietano e mettendo in crisi le famiglie di appartenenza. Gli adolescenti si sentono più fragili e soli, ed è preciso dovere di una società che voglia dirsi sana averne cura". Non è consolante, ma quanto si registra in Lunigiana è tristemente in linea con quanto segnalato dalle altre Ufsmia e dagli studi condotti dagli istituti di neuropsichiatria infantile come l’Irccs Mondino di Pavia e il Bambin Gesù di Roma. Tutti segnalano un aumento dei ricoveri in urgenza di oltre il 50%, rispetto allo scorso anno, nei reparti di neuropsichiatria e psichiatria.

"Pur essendo spesso indispensabile - sottolinea la dottoressa Bernazzani - il ricovero rappresenta l’ultima ratio ed è necessario cercare di evitarlo". E’ con questo intento che l’Ufsmia cerca di rispondere a questa emergenza sia con interventi specialistici, psicologici e neuro psichiatrici di supporto agli adolescenti e alle famiglie, sia lavorando in sinergia con gli altri servizi, quali Servizio sociale e Unità funzionale salute mentalea Adulti. "I dati che emergono sul disagio psicologico di bambini e adolescenti conseguenti alla pandemia - dichiara il direttore di SdS, Amedeo Baldi - ci preoccupano molto. E’ per questo che nella programmazione operativa annuale abbiamo previsto il potenziamento del servizio Ufsmia, con l’attribuzione di un assistente sociale dedicato e il potenziamento dell’equipe degli psicologi. Contiasmo in questo modo di consentire una presa in carico più agevole dei tanti pazienti minori che adesso ne hanno bisogno".