"Giù le mani dal nostro bianco": ecco la doc contro i falsi

’Le donne del marmo’ hanno depositato il marchio e lo regalano alla Camera di commercio che lo cederà al consorzio

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ll marchio marmo di Carrara passerà alla Camera di commercio grazie alla generosità dell’associazione italiana ’Le donne del marmo’. L’associazione presieduta da Sara Vannucci dopo avere avuto l’idea di depositare con tanto di avallo del notaio, l’ambito marchio che tutela una volta per tutte i blocchi che scendono dalle nostre cave da imitazioni e contraffazioni, lo sta per cedere gratuitamente all’ente camerale. Il marmo di Carrara finalmente potrà difendersi da tutti quei materiali truffaldini che ne imitano forma, colore e nome, come abbiamo raccontato nel servizio di ieri. A sua volta la Camera di commercio cederà il marchio (una volta registrato all’interno dell’ente camerale) ad uso gratuito a tutti i soggetti interessati, che saranno rappresentati dal già esistente consorzio del marmo. Il marchio c’è, il consorzio pure: entro la fine di maggio l’iter per tutelare e promuovere il marmo di Carrara sarà concluso e gres porcellanato o Pvc spacciati per marmo apuano potrebbero avere vita breve e sparire dal commercio.

I dettagli dell’importante operazione che ha ocupato un dibattito ventennale in città nelle parole del direttore della Camera di Commercio Dino Sodini: "Ringrazio l’associazione italiana ’Le donne del marmo’ che per prima ha avuto l’idea di registrare il marchio e ora lo sta per cedere gratuitamente alla Camera di commercio – dice – l’ente camerale è pubblico, è di tutti. L’impegno della Camera di commercio sarà quello di concedere l’uso gratuito del marchio al consorzio delle imprese del marmo, già in essere e costituito per la difesa e la promozione del bianco di Carrara. Invito ad entrare nel consorzio anche tutti gli altri enti pubblici, come Comune e Provincia, ricordando che il consorzio avrà vita propria, e la sua governance non saranno gli enti ma solo ed esclusivamente la difesa e la promozione del marmo di Carrara". Quindi un passaggio di Sodini sulla tutela dalle imitazioni: "L’iter per registrare il marchio dovrebbe concludersi entro la fine di maggio, forse prima. Ci auguriamo che le aziende che escavano nella nostra provincia possano aderire al consorzio. Dopo di che il consorzio farà la sua parte, mettendo in campo tutti quei processi necessari a far sì che il marmo venga promosso e riconosciuto marmo, così da difenderlo dagli attacchi di altri prodotti".

A.P.