Giromini, risolto il contenzioso. Nessuna previsione per il cantiere

Superate le beghe legali che hanno tenuto chiusa la scuola elementare per 12 anni. Iter in alto mare

Giromini, risolto il contenzioso. Nessuna previsione  per il cantiere

La protesta dei genitori durante il mandato dei 5 stelle per la riapertura della scuola

CARRARA

Dal finanziamento perso dai 5 Stelle alla fiaccolata dei genitori, la scuola elementare Giromini di Marina è ormai chiusa da dodici anni. Il contenzioso con la ditta sembra sia stato risolto e i lavori dovrebbe ripartire a breve, ma intanto secondo residenti e commercianti alcuni locali della scuola sarebbero usati come alloggio di fortuna, proprio come era avvenuto lo scorso anno per la vicina biblioteca.

L’ex amministrazione di Francesco De Pasquale non era riuscita a ottenere il finanziamento dal bando regionale per l’edilizia scolastica e si era vista revocare dalla Regione Toscana 400mila euro. Inoltre la società Ati Petrà, vincitrice dell’appalto aveva fatto causa al Comune perché le aveva sciolto il contatto per indampienza. In sostanza la scuola avrebbe dovuto riaprire a settembre 2022, ma ad oggi resta una ferita aperta nel centro di Marina. La struttura era stata dichiarata inagibile (e dunque chiusa) nel 2012, e i 5 stelle avevano approvato un progetto di ristrutturazione da 3milioni. L’esecutivo tuttavia arrivò in ritardo e il finanziamento venne revocato. I lavori avrebbero dovuto durare 18 mesi ma il contenzioso con la ditta ha bloccato tutto facendo finire la patata bollente in mano all’attuale all’amministrazione.

Il primo progetto messo a punto dall’amministrazione di Angelo Zubbani prevedeva solo un intervento parziale, mentre l’amministrazione De Pasquale aveva approvato un intervento di riqualificazione globale di tutti e tre gli immobili che compongono la scuola, prevedendo importanti opere non solo strutturali, ma anche adeguamento impiantistico e architettonico, antisismico e antincendio, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la realizzazione di un edificio in classe energetica con consumi vicini allo zero e il restauro della parte storica. Un intervento che avrebbe anche comportato la demolizione del corpo B con successiva ricostruzione e interventi di adeguamento sismico della parte storica dell’edificio, allo scopo di ottenere dieci aule in più. Non solo: la scuola elementare avrebbe guadagnato 5 aule specialistiche, un’aula multifunzionale da 70 metri quadrati da usare anche come palestra, e una mensa in grado di ospitare contemporaneamente 170 studenti. Insomma l’augurio dei bambini e degli insegnanti è quello che il cantiere riapra il prima possibile, restituendo finalmente alla città quella che un tempo era una scuola elementare molto frequentata.

Alessandra Poggi