Gang del bosco, baby pusher nei guai. Sgominata banda di giovanissimi

I carabinieri hanno arrestato 5 spacciatori: 11 indagati fra cui minori che gestivano un mercato della droga

Gang del bosco, baby pusher nei guai. Sgominata  banda di giovanissimi

Gang del bosco, baby pusher nei guai. Sgominata banda di giovanissimi

Undici indagati e cinque arresti fra i giovanisisimi spacciatori della movida di Marina. La compagnia del carabinieri di Carrara, diretta dal tenente colonnello Cristiano Marella, ha messo le mani su un mega giro di spaccio di hashish e cocaina fra i minorenni chiamata. L’operazione chiamata ’la gang del bosco’ ha messop fne a untraffico che riforniva giovanissimi e minorenni del posto.

Dopo mesi di indagini molto complesse i carabinieri hanno scovato un giro di ragazzini che, a vario titolo, gestivano, nonostante la giovane età, con grande professionalità il rifornimento di cocaina e hashish in tutta la città, soprattutto nelle zone della movida del litorale apuano. La filiera della droga, dall’aoprovvigionamento di ingenti quantitativi a tutte le successive fasi preparatorie per arrivare alla vendita era controllata dal team di giovanissimi che uno dietro l’altro sono finiti nelle maglie dela giustizia. Da qui cinque arresti in flagranza e il sequestro di oltre cinque chili di droga, l’inchiesta si è conclusa con undici indagati e con diverse misure cautelari per numerosi collaboratori.

L’attività investigativa ha preso spunto dal racconto di un 19enne, che nell’estate del 2022 si era presentato in caserma accompagnato dal padre per denunciare di essere stato assalito e rapinato da due giovani di sua conoscenza, che sotto la minaccia di un coltello gli avevano portato via una collanina d’oro. Da qui sono partite serrate indagini: il ragazzino aveva inventato tutto per non far sapere al padre che era un cliente dei pusher e che era stato aggredito proprio per questioni legate all’acquisto di una dose di hashish. L’attività investigativa, anche con telecamere nascoste e intercettazioni telefoniche, ha fatto emergere la fitta rete di spaccio gestita da un gruppo criminale capeggiato da un 23enne di Carrara già coinvolto in vicende di droga, con la collaborazione di altri giovani, compresi alcuni minorenni, tutti capaci gestire una vasta piazza di spaccio che finiva alla movida di Marina. Per parecchi mesi i militari dell’Arma hanno monitorato gli indagati e l’abitazione del 23enne leader del gruppo, adibita a luogo di riunione e base logistica per lo stoccaggio, il confezionamento e la cessione delle dosi, dove il viavai di giovani e minorenni, era incessante soprattutto quando uscivano la la madre e la sorella che vivevano con lui. Gli obiettivi delle telecamere nascoste sono stati puntati per mesi, sugli spostamenti dei giovani pusher e nei paraggi del locale frequentato dai componenti della banda, a Marina di Carrara. Così il sequestro di quasi cinque chili di hashish nascosti sottoterra nei boschi di Fossola. Non sono mancati, inoltre, gli spacci di cocaina (all’incirca 120 grammi il quantitativo di dosi vendute al dettaglio) e i conseguenti arresti in flagranza di ragazzi che facevano vita da pusher con tutte le tipiche cautele come l’utilizzo di app social e canali di messaggistica istantanea per contrattare con i clienti.

La giovane gang non aveva fatto i conti con l’esperienza dei carabinieri del nucleo operativo, che di giorno e di notte senza farsi scoprire, hanno osservato e seguito ovunque tutti i principali componenti della banda, fino a quando è arrivato il momento opportuno per uscire allo scoperto.