Furto odioso a Oncologia: rubati stereo e chitarra

Gli operatori se ne sono accorti quando hanno visto che mancavano anche i supporti nella sala relax, dove vengono usati da dottori e pazienti

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E’ importante sapere di poter contare su ogni forma di supporto, non soltanto psicologico ma anche musicale, quando ci si trova in un contesto sanitario come quello ospedaliero e nello specifico dell’oncologia. Ecco perché è ancora più odioso l’episodio che si è verificato – presumibilmente nel weekend scorso – lasciando attoniti tutti gli operatori dell’ospedale Apuane. "Le mie colleghe lunedì mattina sono entrate nella Sala Relax intitolata alla dottoressa Maria Dolci e si sono accorte che la chitarra classica con il suo supporto non erano al loro solito posto – ha spiegato il direttore, Andrea Mambrini – Un furto odioso, veramente sconcertante e assurdo. Pensare che sono entrati in un luogo come questo per rubare è disgustoso. Abbiamo fatto un giro tra le stanze, così da capire se, magari, qualche paziente avesse preso lo strumento per strimpellare un po’. Ma invano". Una volta rientrati nella Sala Relax, la seconda amara scoperta. Anche il piccolo ma utile impianto hi-fi era stato sottratto.

"Era collegato e attaccato a una delle pareti: è stato strappato e si vedono chiaramente i buchi lasciati dalle viti spezzate – aggiunge Mambrini – Un impianto di piccole dimensioni come quello potrebbe entrare in una borsa ma una chitarra, la vedo più difficile. Nella Sala Relax non ci sono telecamere ma all’ingresso dell’ospedale sì: forse si potrebbe vedere in quel modo se qualcuno si sia allontanato con lo strumento. Ma a onor del vero, potrebbe anche essere passato da altre uscite. Stiamo parlando di un’area di grande passaggio, sia dipendenti che familiari. E quella sala ha sempre le porte aperte, perché è a disposizione sia dei pazienti che anche dei medici di altri reparti, per esempio neurologia e cardiologia. Probabilmente questo episodio spiacevole è avvenuto nel fine settimana, quando in effetti c’è un po’ meno passaggio e può essere più semplice ’farla franca’". Il dottor Mambrini, impegnato in prima linea con il bel progetto dei “Donatori di musica“, fa anche un appello alla cittadinanza.

"Chi vuole, può portare in dono una chitarra, così da ripristinare la situazione nella Sala Relax – spiega – Certo, anche un altro impianto hi-fi ci farebbe contenti ma intanto la priorità è per la chitarra classica. La utilizziamo quando facciamo gli incontri in ’tea time’ con i pazienti e io stesso suono volentieri ma anche altri. Per contattarci e indicare la volontà di donare questi oggetti è possibile scrivere direttamente alla mia mail personale: [email protected]".

Irene Carlotta Cicora