
Fosse del Frigido. Memoria dolorosa: "La strage ai giovani va raccontata"
Erano presenti i ragazzi dell’orchestra dei Flauti del Liceo musicale Palma a raccogliere il testimone di una delle storie più atroci che insanguinarono la terra apuana: la strage delle Fosse del Frigido, 16 settembre 1944. Ed è a loro che le autorità si sono rivolte perché, come ha sottolineato il prefetto Guido Aprea, "non esistono commemorazioni se non vi è la presenza dei giovani. Manifestazioni come questa non avrebbero senso senza la loro presenza". Si è svolta a San Leonardo al Frigido la 79esima commemorazione della strage nazifascista. Si trattò di una pura e semplice eliminazione di persone che avevano l’unica colpa di essere ingombranti: 149 detenuti nel carcere del castello Malaspina furono falciati dalle mitraglie e interrati, alcuni ancora viventi, in una fossa comune. Solo nel 1947 i cadaveri vennero riesumati e identificati grazie al cappellano del carcere don Angelo Ricci. Stefania Della Bona, in rappresentanza di Fivl, ha ricordato Paola Vignali, l’unica testimone visiva che quel giorno si trovava nel greto del Frigido a giocare quando sopraggiunsero i camion carichi di persone da eliminare.
Hanno preso parola il sindaco di Massa, Francesco Persiani, ricordando che "sono passati 79 anni e ogni anno che ricordiamo è un tassello in più che si aggiunge a un percorso di ricostruzione della nostra città". Ha portato il saluto del presidente della Provincia, la vice Elisabetta Sordi, evidenziando che "nel momento in cui facciamo memoria non possiamo non interrogarci su quanto il passato possa condizionare il futuro". Per la direzione Anpi è intervenuta Ludovica Battelli nella narrazione del fatto storico. "Perché essere, qua, oggi, 79 anni dopo? Perché parlare di fascismo e antifascismo nel nostro Paese – ha detto l’assessora regionale Alessandra Nardini - non è qualcosa di anacronistico ma qualcosa di necessario. Quello che accadde qua assomiglia molto a tanti altri episodi che bagnarono di sangue il territorio toscano. Viviamo in un Paese che non ha saputo fare i conti con la storia, come ha fatto la Germania. E siamo qua per assumerci l’impegno di non dimenticare con la responsabilità di aver imparato da quegli episodi".
"La strage delle Fosse del Frigido – è il commento dell’onorevole Emma Cordoni, presidente Anpi di Massa - fu davvero efferata ed esprime tutta la disumanità e il razzismo del nazismo. Esempio spaventoso dell’immane assurdità di tutte le guerre". Un ringraziamento alle autorità, all’orchestra del Palma e ai docenti Riccardo Figaia, Oriano Bimbi, Francesca Corsi nonché alla dirigente Ilaria Zolesi. Alessandra Berti ha curato il cerimoniale con letture della poesia di Marco Alberti e testi di Piero Calamandrei.
Angela Maria Fruzzetti