Flash mob insieme all’equipaggio di Open Arms

L'Arci provinciale di Massa Carrara organizza un flash mob per sostenere Open Arms, la nave bloccata nel porto apuano per 20 giorni. Solidarietà arriva anche dal mondo dello sport e da due raccolte fondi. Un appello a tutti affinché la solidarietà sia al centro delle nostre vite.

Flash mob insieme all’equipaggio di Open Arms
Flash mob insieme all’equipaggio di Open Arms

La Open arms dovrebbe riprendere il largo la settimana prossima dopo il fermo amministrativo di 20 giorni. Dal 22 agosto la nave è bloccata nel porto apuano e dovrà pagare una sanzione di 3 mila 333 euro per violazione del decreto Piantedosi. L’ormeggio forzato grava sulle spalle di coloro che sono essenziali altrove: il porto è uno spazio che non appartiene loro. Diverse organizzazioni del territorio hanno espresso solidarietà per la Ong che salva vite in mare, e domani, alle 18 in piazza Aranci a Massa, l’Arci provinciale ha organizzato un flash mob a cui sarà presente l’equipaggio.

"Abbiamo deciso di non voltare le spalle ad Open Arms e portare nel centro della città un appello a tutte e tutti affinché questo non cada nel silenzio – spiega l’Arci –. Non abbiamo scelto di fare passerelle alla banchina del porto, abbiamo scelto di portare l’equipaggio in mezzo alla gente, nel centro della città, perché la solidarietà, l’umanità deve essere al centro delle nostre vite". Sono 196 le vite salvate che sono arrivate al porto di Carrara, ma in tre operazioni diverse in contrasto con il decreto: un solo salvataggio, una sola operazione poi si richiede il porto sicuro e la rotta è segnata. Dalla parte opposta c’è chi non ci sta e si appella alla storia, quella delle oppressioni e della solidarietà. "Continueremo alle 19 al circolo Casa Matta in Via Alberica per l’incontro con il capitano della nave – annuncia l’Arci – che risponderà alle domande di tutti quelli che vorranno sentire dalla voce di chi vede negli occhi la paura dei bambini salvati dalle onde del mare, cosa significa essere solidali, stringere le mani di chi stava per perdere vita e speranze. Coglieremo l’occasione per raccogliere fondi da devolvere ad Open Arms: le sanzioni per essere solidali le paga una città che ha saputo cosa significa solidarietà sotto il fascismo e non vuole dimenticare". Due le raccolte fondi attive per la nave: quella partita dalla stessa ong sul sito ayuda.openarms.es che ad oggi è arrivata a 17mila 237 euro per un totale di 367 donazioni e quella del Pd toscano, per sostenere le spese in porto e pagare la sanzione. Solidarietà arriva anche dal mondo dello sport: il pilota di motociclismo Pol Espargarò dai box dell’ultima gara in Catalunya chiede la liberazione della nave e la fine del blocco.