Scoperti i 'falsi disoccupati'. Al lavoro in nero per prendere il sussidio Inps

Blitz della Finanza

 L’indagine della Guardia di Finanza ha scoperto i lavoratori «in nero» (foto d’archivio)

L’indagine della Guardia di Finanza ha scoperto i lavoratori «in nero» (foto d’archivio)

Massa Carrara, 30 maggio 2019 - Tutti i mesi intascavano l’assegno di disoccupazione, però di fatto non hanno smesso di lavorare seppure senza... farsi vedere ufficialmente: lavoravano «in nero», senza contratto, proprio per continuare così a figurare come disoccupati. A smascherare i «furbetti del sussidio» (chiamiamoli così...) è stata un’operazione dei reparti territoriali della Guardia di Finanza della provincia di Massa Carrara, impegnati in una serie di controlli presso attività imprenditoriali di vario tipo, per la verifica del rispetto della normativa in materia di lavoro. Complessivamente, il Gruppo di Massa Carrara e la Tenenza di Aulla hanno effettuato 26 ispezioni, riscontrando situazioni irregolari in 6 interventi e scoprendo 10 lavoratori completamente in nero. La situazione più eclatante all’interno di una carrozzeria di Aulla, dove sono stati impiegati completamente «in nero» tre addetti: lavoravano all’interno della struttura senza però un regolare contratto.

E due di loro, è emerso dai controlli delle Fiamme Gialle, percepivano l’indennità di disoccupazione: soldi che dovranno essere restituiti all’Inps in quanto ricevuti senza averne diritto. Dipendenti «fantasma» scoperti anche a Pontremoli, all’interno di un’attività di installazione di impianti termici che si avvaleva della manodopera di due tecnici senza stipulare alcun contratto. Nei guai oltre ai diretti interessati sono finiti ovviamente anche i datori di lavoro con multe salatissime.

I controlli hanno coinvolto anche le zone della costa, a Massa in particolare le violazioni in materia di lavoro sono state riscontrate in due esercizi: un bar ha impiegato due addetti in nero così come un’officina meccanica stava facendo lavorare un operario non contrattualizzato. A Carrara in distributore stradale di carburante e un’attività di ristorazione, sono stati scoperti due lavoratori in nero. Le violazioni constatate, segnalate all’Ufficio Territoriale del Lavoro per i provvedimenti del caso, comportano sanzioni per il datore di lavoro, da euro 1800 a euro 10800 a per ciascuna posizione lavorativa: un salasso non da poco, facilmente evitabile regolarizzando la posizione dei lavoratori utilizzati «in nero».

Le attività di contrasto del lavoro sommerso e irregolare svolte dai reparti della Guardia di Finanza hanno come obiettivo la tutela della regolare concorrenza tra le imprese, contribuendo al rispetto degli standard di sicurezza delle prestazioni lavorative.