‘Faccia a faccia’ Persiani-balneari "Un piano condiviso e trasparente"

La difesa del sindaco con gli operatori del litorale: "Approvato da tutti i capigruppo. Perché ora non va bene?"

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di Laura Sacchetti

Un piano dell’arenile che divide ed ha creato discussione tra le forze politiche di maggioranza, i sindacati e gli operatori turistici, malgrado il territorio lo aspetti ormai da troppi anni perché il turismo è un settore dinamico e la costa deve tornare ad essere competitiva. Il Paav è uno strumento attuativo del Regolamento urbanistico declinato per tutta la fascia che va dalla battigia ai viali litoranei e quindi ridefinisce la zona costiera. E l’altro pomeriggio il sindaco Francesco Persiani ha incontrato gli operatori balneari con i progettisti del paav per chiarire il progetto. Oltre tre ore per sviscerare dubbi e perplessità degli imprenditori della costa.

"Ho percepito – spiega il sindaco – che ci fosse confusione su questo documento. Ho più volte sottolineato che il percorso è ancora molto lungo e non è stato fatto in segreto, come qualcuno ha affermato, ma nella massima trasparenza come previsto dalla legge. Ci sono state più sedute pubbliche di commissione alle quali si poteva partecipare. Il Paav è stato pubblicato sul portale albo online del Comune cinque mesi fa e da allora è visionabile. E’ più di un anno che ci stiamo lavorando e ho sempre condiviso ogni progresso con i capigruppo della maggioranza che il 10 novembre lo hanno approvato. Perché oggi non va bene? Comunque è un atto di indirizzo e l’iter è ancora lungo: prima l’adozione, poi la pubblicazione e il tempo per le osservazioni, quindi le controdeduzioni: il consiglio comunale è sovrano. Ci sarà anche il passaggio di verifica in Regione. Tra l’altro il piano attuativo è a completamento del piano urbanistico e oggi ci sono norme transitorie che bloccano lo sviluppo della città. Dobbiamo arrivare al 31 dicembre 2023 con il piano approvato proprio per tutelare il comparto turistico del nostro territorio, salvaguardare gli operatori balneari, perché a quella data le concessioni, come ad oggi è previsto, andranno all’asta. Abbiamo lavorato sui criteri dettati dal regolamento urbanistico e riteniamo che l’atto sia valido, rispettoso delle norme superiori e del bene pubblico, che dia possibilità di crescita al territorio. Tenerlo fermo significa prolungare un’agonia. Ho trovato gli operatori aperti all’ascolto e al confronto".

Il Paav pianifica l’arenile ma anche i viali a mare, un recupero ambientale delle aree che insistono sul litorale, una ciclopedonale che dà continuità al territorio collegandolo con le realtà costiere confinanti in una visione complessiva che contempla anche i progetti anti erosione che vanno di pari passo. "E’ chiaro che potrà non essere perfetto – sottolinea il sindaco – ma è frutto della volontà di assumersi anche la responsabilità politica di fare delle scelte e di evitare che la città resti congelata. Se poi attraverso il confronto in aula emergeranno soluzioni migliori, come per la Partaccia, ben vengano. Le commissioni nei mesi scorsi avrebbero potuto sollevare le criticità che oggi pongono e mi chiedo come mai non l’abbiano fatto al momento e nelle sedi opportune".

Restano molti i dubbi di Stefano Gazzoli, presidente Fiba Confesercenti Toscana Nord: "E’ uno strumento necessario ma non vedo quale sia la scelta e la visione turistica del territorio. Credo sia grave la situazione della Partaccia che rischia di diventare ingestibile. Le spiagge libere comunali devono essere a disposizione del comune, ppossibile ricavarle di fronte ad uno stabilimento balenare?". La relazione tecnica sul tratto costiero tra foce del Lavello ed ex colonia Fiat sottolinea che "Il piano stabilisce di ricondurre le spiagge presenti su suolo demaniale a spiagge libere salvo poi eventualmente convenzionarne l’uso con soggetti interessati alla gestione e utilizzo in cambio di svolgere attività utili alla gestione di tali spazi pubblici".