
Potrebbe essere il carrarese Fabrizio Vignali il prossimo presidente del Comitato Italiano Paralimpico che il prossimo 25 maggio elegge la persona che lo guiderà fino al 2024. L’ex atleta apuano, autore di importanti imprese sportive, ha rotto gli indugi e ha deciso di tentare la scalata alla massima carica italiana paralimpica. Sulla sua strada troverà il presidente uscente Luca Pancalli, in carica dal 2000 e che si ricandida per un nuovo mandato.
Classe 1965, Vignali è affetto da sla (la sclerosi laterale amiotrofica) dal 2006, tutti i giorni prende l’interferone, il farmaco prescritto per la malattia, ma nonostante i suoi 56 anni, ha una gran voglia di vivere e di fare ancora tantissime cose.
Il suo curriculum sportivo inizia da giovanissimo quando a 17 anni si dedica all’atletica leggera specializzandosi negli 800 e 1000 metri, ma è con la malattia che le sue performance diventano imprese che hanno dell’incredibile.
Nello sport trova la forza e la volontà di combattere il male e così colleziona successi, si dedica al duathlon e poi al triathlon, è convocato in nazionale e nel 2009 si afferma ai campionati europei paraolimpici di Budapest. Nello stesso anno vince anche i mondiali di duathlon in North Carolina, un successo che bissa l’anno successivo a Edimburgo, e dal Coni riceve la medaglia d’oro al valore sportivo. Nel 2015 è in gara anche nell’Iron di Pescara, una competizione che prevede 2 chilometri a nuoto, 90 in bicicletta e 21 a corsa. Con 2.200 partenti, si registrano 500 ritiri e 250 ricoveri in ospedale, ma Vignali, unico paralimpico in gara, è tra i 1500 che tagliano il traguardo finale, intorno alla 800esima posizione. E’ la sua ultima gara: con due titoli europei e due mondiali vinti, Vignali si ritira dalle competizioni. Di recente è uscito anche il suo libro "Sei caduto, rialzati!" dove Vignali racconta tutta la sua incredibile storia e incita anche gli altri malati di sla a reagire. "Vada come vada, sono soddisfatto che la mia domanda sia stata valutata positivamente e se venissi votato sarebbe la prima volta per un apuano ai vertici dello sport paralimpico – dice Vignali – nel caso di elezione ce la metterò tutta per aiutare tutti i disabili nello sport, le persone sofferenti, perché la disabilità è un valore da apprezzare".
"Vedo persone – prosegue Vignali – nelle mie stesse condizioni che si stanno lasciando andare e voglio esortarle a non abbattersi – continua Vignali – io convivo con questa malattia e ho sempre reagito apprezzando tutti gli aspetti più belli della vita, dedicandomi al lavoro, alla famiglia e all’attività sportiva". Molta soddisfazione è espressa da Vittorio Cucurnia, il delegato provinciale Coni, che il 25 maggio accompagnerà Vignali a Roma: "È un onore e un orgoglio per tutto lo sport provinciale e tutto il Coni è con lui che è un esempio nella sfortuna, uno spirito unico, sempre attivo e positivo, che non ha mai perso il sorriso e non si è mai arreso".
Il presidente del Comitato italiano paralimpico è eletto dal consiglio nazionale ed è nominato con decreto del Presidente della Repubblica.
Maurizio Munda