"8 marzo e dintorni" è il titolo dell’iniziativa che ha lo scopo di dar voce a donne che si sono distinte in diversi ambiti professionali. Quattro appuntamenti settimanali con la consigliera di parità, Diana Tazzini e il racconto di donne in diversi ambiti. Oggi parlano Giovanna Barsotti, Michela Consigli e Claudia Volpi. Le professioniste hanno risposto alla domanda: cosa ha comportato essere donna nella tua professione? Barsotti cita Hegel "’Nulla di grande nel mondo storico è stato compiuto senza passione’, ho cercato di affrontare tutta la mia vita, non solo professionale. Sono convinta che, se supportato da passione, l’affrontare qualsiasi ostacolo, che si possa frapporre fra noi ed il nostro obiettivo, sia superabile". Per poi proseguire: "Lo è stato nello studio universitario e in quello professionale. Quella fame di conoscenza che, mantenendomi assolutamente ignorante, mi fa cercare incessantemente di capire qualcosa di più. Credo che, in tutta questa continua ricerca, essere donna mi abbia aiutato perché, senza merito alcuno, porto dentro di me, geneticamente, il dono del sapere ascoltare e dell’accogliere, consapevole, oggi più di ieri, che si possa imparare dagli altri, chiunque essi siano e che solo così si possa continuare a crescere e a migliorarsi, quotidianamente, sapendo far tesoro, anche e soprattutto, dei propri errori". "Ho sempre ritenuto – dice Consigli – che essere donna sia un valore aggiunto e credo che siano proprio le caratteristiche che ci differenziano dall’uomo a poter divenire un punto di forza del nostro genere".
"Fino ad una certa età non mi sono accorta di essere un avvocato donna…nel senso che non l’ho mai trovato limitante", dice Volpi. "Poi mi è capitata una telefonata ’Mi hanno consigliato l’avvocato Volpi. Sono io. Ah no, non mi avevano detto che era una donna, donne non ne voglio!’ Ha influito il trascorrere degli anni su questo? Sinceramente no. Ho solo imparato a trasformare una condizione di apparente svantaggio in forza: mi capita sovente di andare in tribunale fuori dal Foro, mi succede spesso di essere l’unica donna in aula, ogni volta so per certo che verrò sottovalutata".