Escursione CAI Fivizzano: alla scoperta delle risorse naturali delle Alpi Apuane

Escursione del CAI a Fivizzano per valorizzare le risorse idriche delle Alpi Apuane e sensibilizzare sulla loro tutela.

Escursione del CAI a Fivizzano per valorizzare le risorse idriche delle Alpi Apuane e sensibilizzare sulla loro tutela.

Sulla falsariga della conoscenza che indica “Le Alpi Apuane rappresentano la più grande riserva d’acqua della Toscana, risorsa preziosa da tutelare per le generazioni future“, si è svolta la scorsa domenica un’escursione che era stata organizzata in occasione della Giornata mondiale dell’acqua da parte delle sezioni del Club Alpino Italiano, CAI di Fivizzano e CAI di Carrara con Athamanta.

Oltre cinquanta i partecipanti, che sono partiti dalla Maestà della Villa a Tenerano, diretti alla volta della famosa ’Tecchia’, ovvero un’imponente cavità carsica che risulta essere stata abitata in epoche lontane dagli uomini preistorici, fino a divenire rifugio delle popolazioni locali nel secondo conflitto mondiale. Un filo conduttore a testimonianza della straordinaria importanza e immensa ricchezza delle Apuane. Un percorso perfettamente scandito e caratterizzato dal fragore dell’acqua, quello effettuato dal gruppo, scaturita dalle innumerevoli sorgenti presenti in quell’angolo così originale di montagna.

"Una risorsa, l’acqua – commentano gli organizzatori – essenziale al punto da necessitare di essere tutelata come bene prezioso e non come oggetto di progetti di valorizzazione commerciale. Pensando alla crisi climatica e alla maggiore necessità di risorsa idrica che ne consegue, la cura delle amministrazioni, è cura della popolazione del territorio e delle generazioni future per la tutela dell’acqua, che non deve essere mercificata". Gli escursionisti, si sono quindi portati lungo il loro percorso oltre i 100 metri d’altitudine di casa Cardeto,diretti verso la foce di Sant’Antonio, attraversando Cava Peghini. "Si tratta di una ex cava in corrispondenza della quale crescono rigogliosi gli alberi, anche nell’ex piazzale di cava – affermano gli organizzatori – E questo a testimonianza del fatto che il sito sia completamente rinaturalizzato. E’ proprio l’apertura di nuovi progetti estrattivi a destare preoccupazione pensando alla riapertura fuori luogo di una strada e di una cava con i conseguenti impatti per un territorio dove la natura è tornata,in un percorso in cu i non si vedono cabe".

E’ stata in sintesi una giornata che, sia per il Cai che per Athamanta, ha rappresentato una bella opportunità per conoscere e per poter al meglio apprezzare il territorio apuano, valorizzandone sia la storia che la cultura ma soprattutto la natura, unica, che la caratterizza ricca di tanti endemismi. Tutte peculiarità da preservare per le nuove generazioni.

Roberto Oligeri