
Emanuele Maucci tra coraggio e voglia di riscatto Da Parana a Buenos Aires e poi a Barcellona
Nato nel 1850, Emanuele Maucci a 18 anni lascia la piccola frazione di Parana in Lunigiana per recarsi in Argentina dove, in un primo tempo, svolge ogni tipo di lavoro: da operaio nella costruzione di strade e ferrovie a venditore ambulante di libri, fino ad aprire una libreria a Buenos Aires. Ceduta l’attività al fratello torna in Italia, si sposa, e con la moglie e la madre si trasferisce a Barcellona. Qui nel 1893 inizia l’attività di editore. Nel 1896 acquista una tipografia e nel 1900 fonda, in Calle de Mallorca, la sua prima casa editrice, la “Casa editorial Maucci” che in seguito avrà filiali a Madrid, Maiorca, Buenos Aires, in Cile, a Cuba e in Messico. Con la Linotype, che consente di velocizzare l’attività di stampa, Maucci riesce a realizzare grandi quantità di copie di libri che hanno peso e dimensioni ridotte. A prezzi popolari pubblica edizioni principalmente in spagnolo di opere di Dostoevskij, Dante, Boccaccio, De Amicis, D’Annunzio, Zola, C. Invernizio, oltre a collane rivolte ai ragazzi, dizionari ed enciclopedie, contribuendo alla diffusione della cultura. Morto nel 1937 a Barcellona, è sepolto nella tomba di famiglia del cimitero monumentale di Montjuic. A lui è intitolata la biblioteca comunale di Mulazzo.