Elogio inglese alla sanità "Medici e infermieri? Professionali e sensibili"

Merrion Charles, nata a Winchester e giunta poi a Cotta, frazione di Fivizzano ringrazia chi lavora negli ospedali di montagna per come hanno curato la madre.

Elogio inglese alla sanità  "Medici e infermieri?  Professionali e sensibili"

Elogio inglese alla sanità "Medici e infermieri? Professionali e sensibili"

di Roberto Oligeri

C’è anche un’inglese, che ha visto medici e infermieri assistere la madre fino alla fine, tra i tanti che difendono i nostri ospedali di montagna. Scrive perchè colpita dalla sensibilità e professionalità di chi lavora nella nostra sanità. Facciamo un minimo di storia. Il legame fra Merrion Charles e la Lunigiana dura da 20 anni: "C’erano le lire quando con mia madre decidemmo di acquistare un’antica casa colonica in pietra a Cotto - racconta Merrion - furono necessari importanti lavori, ma ne è valsa la pena, vista la quiete, l’aria e lo splendido scenario che si ammira dalla terrazza…" Merrion fa parte dei tanti inglesi che hanno lasciato il Regno Unito per approdare in Italia. "La mia famiglia è originaria di Winchester, al sud-ovest dell’Inghilterra e dopo la laurea in scienze politiche e storia ho iniziato a lavorare nel settore turistico a Londra. Nel 1983 ho iniziato a parlare italiano per motivi di lavoro, dati i contatti fra l’agenzia e strutture ricettive italiane. Poi, raggiunta una esperienza tale da permettermi di operare autonomamente, ho deciso di trasferirmi in Italia. Sono approdata in Lunigiana, dove riesco a lavorare in smart working. Sono consulente turistica, specializzata in ricerca e affitti di ville e dimore di prestigio per attori, cantanti, amministratori delegati di grandi imprese, giudici e avvocati". Merrion nel nostro Paese ha ottenuto pure la cittadinanza. La madre, Margaret, ha sempre condiviso questa scelta passando lunghi periodi con la figlia nella casa in pietra fino alla Pasqua scorsa. "Quella è la data in cui mia madre, ad 87 anni - racconta Merrion - dopo lunga malattia per un male che non perdona, ci ha lasciati. Una cosa non improvvisa, giunta dopo ricoveri alternati da cure in casa. In questi momenti di difficoltà e dolore che ho conosciuto medici e infermieri meravigliosi e ho toccato con mano l’importanza degli ospedali come quello a Fivizzano, in cui mia madre è stata ricoverata più volte. Mi ha colpito la gentilezza, la disponibilità. Anche mia madre ammirava l’impegno del dottor Daniele Valentini, la gentilezza del dottor Riccardo Gerali, il grande cuore del dottor Liano Gia. Poi la dottoressa Daniela Moruzzo: mamma stentava a credere lei lavorasse tutte quelle ore. Ed è stato toccante quando gli abitanti di Cotto sono venuti a trovare mamma per l’ultima volta.