
Accolto dall’entusiasmo dei suoi sostenitori, il riconfermato sindaco per il terzo mandato consecutivo alla guida del comune di Mulazzo, Claudio Novoa, è giunto ai seggi nel pomeriggio a fine spoglio. Ha abbracciato l’anziano padre che ha preceduto di poco il suo arrivo all’ingresso della scuola elementare di Arpiola. Poi il bagno di folla: "Sono felicissimo. Desidero ringraziare tutti i candidati, tutti gli amici che ci hanno sostenuto in questa campagna elettorale". Il padre di Novoa afferma di aver vissuto una campagna elettorale tesa: "In tanti anni non ho mai visto tanta acredine". Ma il sindaco non si lascia sopraffare dai rancori: sorride, ringrazia, abbraccia la moglie, le due figlie, il figlio e tutti i sostenitori. Nella felicità e concitazione del momento, Novoa non tralascia il ricordo dell’amico e collega di partito Massimiliano Zani, vicesindaco di Filattiera morto in un tragico incidente agricolo una settimana fa: "Oggi non posso che avere il pensiero per Massimiliano che purtroppo ci ha lasciati: questa vittoria gliela dedichiamo. Ha tanto lavorato per questo progetto, me lo sento vicino e sono dispiaciuto perché non possiamo condividere questa gioia". Chiediamo al sindaco come ha vissuto l’attesa: "Fino all’ultimo c’è l’incognita ma i numeri sono chiari: il giudizio premia il lavoro svolto in questi anni e questa squadra, che si è messa a disposizione per costruire opportunità". E ora al lavoro. La prima azione in agenda? "Prenderci cura di Mulazzo – promette – come abbiamo sempre fatto in questi anni per fare in modo che diventi sempre più bella". Al termine dello spoglio e dopo l’arrivo di Novoa, ha raggiunto i seggi anche Giorgio Santi che a caldo ha preferito non rilasciare dichiarazioni limitandosi a dire: "Ora voglio andare a salutare Claudio". Per il PD che Santi rappresenta a Mulazzo da domani sarà tempo di riflessioni: ha perso due consiglieri, Riccardo Gussoni e Pier Angelo Genesoni, e resta con Santi. Ha invece presenziato a tutto lo spoglio il candidato sindaco del centro destra Luisito Caldi, che resta fuori dal consiglio comunale. "Le cose non sono andate come prevedevo. Contavo di prendere almeno 70 voti, invece non li ho presi da chi me li ha promessi. Sono orgoglioso lo stesso di aver fatto la lista e della coerenza che ho dimostrato. La mia campagna elettorale l’ho fatta, mi sono fatto conoscere e magari servirà tra 5 anni". Poi Caldi annuncia l’opportunità per il centro destra di una doverosa riflessione sul risultato di Mulazzo ma anche sull’assenza di proprie liste negli altri due Comuni lunigianesi andati al voto, Aulla e Zeri. Insieme a lui era presente allo spoglio anche il consigliere Michele Moscatelli che ha ribadito il tema della coerenza.
Michela Carlotti