E alla fine si è commosso rivolgendosi ai genitori "Grazie, mi avete voluto sempre bene"

Al termine della cerimonia, dopo aver effettuato un emozionante giro per la piazza, il nuovo vescovo ha salutato tutti i fedeli e i cittadini apuani. "Quello che abbiamo vissuto oggi – ha detto monsignor Vaccari, anche se lu ama essere chiamato frate Mario – con questa celebrazione, è un nuovo inizio di questa chiesa particolare. Una nuova missione con le sfide che questo mondo ci presenta". Il vescovo ha richiamato "l’amore di Dio per ogni uomo", del Vangelo come "forma di vita da seguire" e della ricerca di un "riscatto del nostro mondo afflitto e ferito". Ma altre parole significative sono state "amicizia", "fraternità" e "uguaglianza". Anche la parola "pace" è risuonata spesso come quando ha ricordato di essere stato eletto vescovo proprio il 24 febbraio, giorno d’inizio della guerra contro l’Ucraina. Infine si è commosso quando ha ringraziato i suoi genitori, Luciano e Paola, per il loro amore ("Mi hanno sempre voluto bene"), i fratelli Francesca e Alberto, i cognati, i nipoti, i pronipoti e gli amici di lunga data, tutti presenti in piazza Aranci. L’ultima frase è un richiamo a San Francesco e alla ’lavanda dei piedi’, che il nuovo vescovo ha inserito nello stemma da lui scelto per la Diocesi: "Non sono venuto per essere servito ma per servire".

Luca Cecconi