di Maria Nudi
Le condizioni di salute del vice parroco arrivano ai fedeli, direttamente da lui, sulla pagina Facebook della parrocchia. "Carissimi sono risultato positivo al covid 19 e sono in ospedale per iniziare la terapia degli anticorpi monoclonali. Don Danilo è in isolamento fiduciario e non presenta sintomi. Pregate per me", scrive in un post don Samuele Agnesini, nella logica della massima trasparenza e condivisione della malattia con i suoi parrocchiani. E invita i fedeli a partecipare sereni alle celebrazioni di Pasqua: la chiesa è sicura, il messaggio. Don Samuele Agnesini è stato dimesso nella notte di venerdì dal pronto soccorso del Noa dove era arrivato con la febbre. E il primo paziente del Noa ad essersi sottoposto alla terapia e ieri mattina le sue condizioni erano migliorate come scrive sul profilo social.
E’ invece ancora ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva del Noa, dove è stato portato alcuni giorni fa, don Massimo Nocchi, vice parroco al Santuario dei Quercioli a Massa. Le sue condizioni, assicurano, sono stabili. "Don Massimo sta un pò meglio" dice il parroco don Mario Amadi mentre la diocesi di Massa Carrara Pontremoli si stringe nella preghiera e nell’affetto verso i due sacerdoti contagiati dal Covid 19: "La preghiera dei cristiani e delle comunità è per tutti coloro che soffrono nel corpo e nello spirito a causa della pandemia, in questo momento delicato anche per la tenuta economica e sociale del Paese".
Don Samuele intanto aggiorna i parrocchiani: "Mi hanno fatto gli anticorpi monoclonali intorno alle 20.30. Sono stato il primo paziente al Noa ad intraprendere questa cura anticovid 19. Ho passato una notte difficile tra forti dolori e febbre a 40, non ho praticamente chiuso occhio. Ora ho febbre intorno ai 37 e i dolori sono diminuiti, anche la respirazione è buona con un’ottima saturazione. E’ evidentemente che stiamo vivendo un momento difficile ma la Pasqua viene lo stesso e dobbiamo celebrare con coraggio la vittoria di Cristo sul peccato e la morte!" Poi la dimissione e il ritorno a casa.
Il parroco don Danilo Vita e tre collaboratori laici sono in isolamento fiduciario e stanno bene. Così le celebrazioni pasquali si svolgeranno regolarmente, grazie anche alla collaborazione di don Luca Signanini. La chiesa è stata sanificata più volte, e "i fedeli possono partecipare alle celebrazioni nella massima tutela della salute pubblica", assicura don Danilo Vita. "Abbiamo utilizzato, e non è la prima volta che lo facciamo, il canale social, la nostra pagina Facebook, perché questo strumento è utile. Va saputo usare" spiega, e invita i parrocchiani "a guardare in alto: il Signore non ci abbandona". Don Danilo sta bene: è già stato sottoposto alla prima dose di vaccino ed è in attesa di fare la seconda. "Sento telefonicamente don Samuele: le sue condizioni sono migliorate – dice –. La nostra preoccupazione maggiore è che i parrocchiani abbiano timore a venire in chiesa: non devono. Una ditta specializzata ha provveduto alla sanificazione". Per fugare ogni dubbio sulla sicurezza della chiesa ha contattato l’autorità sanitaria che ha rassicurato: la sanificazione che risponde ai protocolli previsti dal ministero degli interni e dalla Conferenza Episcopale Italiana.