Due milioni di euro per potenziare la sanità

Approvati i fondi per 12 centrali operative territoriali tra cui Carrara e Aulla: la missione è rendere più capillare il rapporto con il paziente

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Approvate 12 centrali operative. Nell’ambito della progettualità del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sono stati approvati il 31 dicembre i 13 progetti per la realizzazione sul territorio dell’Asl delle centrali operative territoriali, in breve Cot, che saranno autentiche cabine di regia, che consentiranno una più capillare presa in carico dei pazienti anche con il ricorso alla tecnologia. Il termine per la loro realizzazione e piena operatività è fissato al 31 marzo 2024, come da cronoprogramma previsto dal Pnrr. L’Asl ha quindi approvato i progetti esecutivi di 12 centrali territoriali, tra cui Carrara e Aulla. L’importo complessivo dell’investimento per l’azienda è pari a 2 milioni e 300mila euro circa. Le Cot sono strutture organizzative che hanno l’obiettivo di coordinare i servizi del territorio, assicurando una stretta sinergia fra la rete di emergenza-urgenza, l’ospedale e i servizi territoriali e domiciliari. In pratica dovranno diventare il cuore della riorganizzazione della sanità territoriale prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

La cifra destinata all’Asl sarà utilizzata per realizzare o adeguare gli edifici, per allestire le postazioni di lavoro e la connessione alla rete telematica regionale ad alta velocità, per sviluppare la cartella elettronica territoriale e anche per finanziare l’attività di formazione degli operatori. Verranno anche acquisiti i dispositivi medicali necessari per la dotazione tecnologica delle Centrali operative territoriali. Le Cot permetteranno dunque di prendere in carico in maniera ancora più capillare i pazienti, garantire la continuità delle cure e assicurare una migliore assistenza a domicilio dei pazienti fragili. Nel solco tracciato dal decreto ministeriale 77 del 2022, sul territorio aziendale le Cot sostituiranno in pratica le agenzie di continuità ospedale-territorio, che sono state importanti nel periodo dell’emergenza Covid anche per la gestione della cronicità.

Le nuove Cot, insieme anche alla case di comunità, permetteranno di potenziare i servizi digitali. In alcune situazioni potranno essere utilizzati una videochiamata e un’applicazione per la consultazione di referti e immagini e per ottenere altre informazioni clinico-sanitarie. Saranno possibili “da remoto” il teleconsulto medico, la teleconsulenza ma anche la teleassistenza (per agevolare il corretto svolgimento delle attività assistenziali), il telemonitoraggio del paziente attraverso il rilevamento e la trasmissione automatizzata di parametri clinici e perfino la teleriabilitazione. Migliorare l’accesso online ai servizi permette di favorire il potenziamento di una “società digitale” in cui i cittadini vengono messi al centro del percorso.