
"Don Gnocchi Massa: 30 posti acuti, che fine farà la riabilitazione?"
Perplessità e domande nascono dalla recente autorizzazione del Comune di Massa per la trasformazione di trenta posti letto destinati alla riabilitazione in posti di ricovero in fase post acuta al centro Don Gnocchi di Marina di Massa. A sollevarle è la consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista e di sinistra formato da M5S e Unione popolare. "Vogliamo risposte chiare da Asl, Regione e Comune su quanto sta succedendo nella sanità locale – dice – . Ad esempio se il provvedimento è consequenziale al fatto che la preannunciata Casa della Salute e relativo Ospedale di Comunità sono stati cancellati a causa del taglio operato dal Governo sui fondi Pnrr che dovevano finanziarli. Infatti i posti letto dell’ospedale di comunità avrebbero avuto proprio la funzione di ospitare pazienti post acuti". Secondo Bennati se il progetto della Casa della Salute fosse stato finalizzato al vecchio ospedale utilizzando le precedenti linee di finanziamento la realizzazione avrebbe potuto essere già in una fase avanzata, "invece continuiamo ad assistere allo smantellamento della sanità pubblica facendo arricchire quella privata togliendo servizi ai cittadini".
E che fine faranno i servizi riabilitativi del don Gnocchi è la domanda: "Il nostro territorio perderà anche quelli?" E ricorda gli altri problemi che mettono a rischio i servizi sanitari soprattutto per le fasce più deboli della poplazione, dal monoblocco di Carrara alle "assurde liste di attesa per diagnostica e interventi", alla carenza di medici di famiglia. Per Bennari le spese mediche sono sempre più a carico delle famiglie: "il 74,8% mette mensilmente mano al portafoglio per spese di assistenza medica, farmaci, visite, etc."