
All’Archivio di Stato di Pontremoli sono arrivati, un mese fa, i carabinieri per la tutela del patrimonio culturale per un sopralluogo sulla sede e lo stato di conservazione dei beni archivistici della sezione che era stata chiusa per disposizione della direttrice provinciale Francesca Nepori dal marzo 2020 per la mancanza del certificato di prevenzione incendi e anche perché l’edificio non è antisismico.
L’ispezione ha rilevato che le aree occupate dall’Archivio di Stato e le opere in esso contenute si trovano in stato di decadimento, con rischio per le unità archivistiche. Pare da oltre un anno nessun dipendente sia più entrato in sede né sia stata disposta alcuna manutenzione. Così i carabinieri hanno prospettato un trasferimento del materiale dell’Archivio di Stato di Pontremoli nella sede a Massa, che in questo periodo sta acquisendo l’intera sede dalla Provincia e avrebbe a disposizione nuove aree espositive per da mettere in sicurezza il materiale pontremolese. I carabinieri suggeriscono di attivare cure immediate per la conservazione di 13.500 unità archivistiche, 369 pergamene e 1.470 mappe assieme a fondi di periodo napoleonico, Restaurazione e Stato unitario. Il materiale è stato trovato in stato di abbandono e i faldoni non sufficientemente vigilati. Tra i nei rilevati il sistema di videosorveglianza carente e la mancanza di custode. Così è stato ritenuto idoneo il trasferimento, temporaneo o definitivo, dei beni all’Archivio di Stato di Massa, in attesa della messa in sicurezza. La Direzione generale archivi del Ministero dei Beni Culturali nel 2022 aveva annunciato lo stanziamento di 300mila euro per una rapida realizzazione dei lavori in somma urgenza da realizzare entro l’estate scorsa. Ma per problemi insorti alla stazione appaltante fiorentina non è stata nemmeno ancora bandita la gara di competenza del segretariato regionale del Ministero. Il Comune di Pontremoli ha preso atto che le condizioni del patrimonio archivistico risultino deficitarie ma "proprio per la scarsa attenzione e la singolare gestione dedicate alla sezione di Pontremoli dalla direttrice Nepori, sin dalla chiusura della sede distaccata avvenuta nel 2020, anche in periodi nei quali non si parlava affatto di problemi strutturali o di stato dell’immobile. Si ravvisa anche che i livelli di sicurezza e controllo, ma pure quelli di capienza e di stato del fabbricato, non siano affatto diversi da quanto si possa riscontrare alla sede di Massa (manca la certificazione antincendio)". Il sindaco Ferri ha chiesto un’ispezione ministeriale su entrambe le sedi e sulla complessiva gestione dell’attuale direzione. "In merito a eventuali spostamenti del materiale archivistico – dice Ferri – confermo la disponibilità a mantenere in loco, nello stesso Convento o altra sede comunale, tutti gli atti e i documenti. Così come ho sempre proposto in questi anni indicando come soluzione la sala Gordon Lett".
Natalino Benacci