Dipendenti Ctt in sciopero, ma i sindacati sono divisi

In provincia di Massa Carrara autisti e bigliettai si fermano 4 ore: dalle 11 alle 15

Bus (foto d'archivio)

Bus (foto d'archivio)

Massa, 20 gennaio 2016 - Tempi duri, domani (lunedì 21 gennaio), per pendolari, studenti e pensionati che usano gli autobus. i dipendenti di Ctt nord di Massa Carrara, Lucca, Livorno e Pisa sciopereranno 4 ore, con autisti e bigliettai che si fermeranno dalle 11 alle 15. Facile prevedere che a incrociare le braccia saranno in tanti, anche se la certezza si avrà solo lunedì sera. Nella nostra provincia, lo sciopero ha un risvolto in più. L’iniziativa di lotta è stata organizzata, a livello nazionale, da Cgil, Cisl e Uil ma qui lo sciopero ha assorbito anche l’iniziativa di lotta che era già stata organizzata da Cisl e Ugl e che doveva svolgersi la scorsa settimana. Uno sciopero locale rinviato perché così dispone la legge ma ieri Luca Mannini, segretario FIT-CISL e Graziano Maneschi, segretario Autoferrotranvieri Ugl Massa Carrara hanno ricordato i motivi “locali“ per cui chiedono ad autisti, bigliettai e personale non viaggiante della Ctt di incrociare le braccia.

Nella nota i due ricordano «l’aumento in modo progressivo negli ultimi anni del carico di lavoro dei dipendenti malgrado la particolare attenzione nazionale alla sicurezza stradale. Non dimentichiamo che il 25 marzo 2016 è entrata in vigore la legge che ha introdotto l’omicidio stradale e le lesioni personali stradali. Legge nata con i migliori propositi ma che penalizza chi dell’autista ne fa una professione. Negli ultimi anni le aziende, per far quadrare i conti, hanno intrapreso una politica di riduzione dei costi spesso a discapito dei lavoratori. Turni di lavoro con corse una dietro l’altra su percorsi urbani a ostacoli con auto parcheggiate ovunque, moto e bici che passano a destra e a sinistra, con persone che attraversano la strada con gli occhi sullo schermo del telefono. Una volta salendo in montagna si incontravano 5/6 veicoli, ora il conto è impossibile e le auto che si incrociano non hanno le dimensioni delle 500 di una volta. Ora si incrociano i Suv... Dunque o si “aggiusta” la legge o la Ctt, a tutela del proprio dipendente, deve prestare più attenzione ai turni di lavoro e deve attivarsi con le istituzioni locali perchè si creino condizioni di viabilità idonee».

Infine Mannini e Maneschi chiedono alla Ctt di garantire la sicurezza a bordo dei bus: «Ora i dipendenti ricevono ogni giorno ingiurie e minacce da minorenni, adulti, anziani e soprattutto da stranieri che non hanno nulla da perdere. Invitano loro stessi a chiamare le forze dell’ordine perché sanno che tanto non gli possono fare nulla».