Le criticità del progetto Pass vengono messe sul tavolo dall’Osservatorio provinciale sulla disabilità. Si tratta di percorsi assistenziali, attivati dalla Regione, per soggetti con bisogni speciali che danno la possibilità di usufruire di un’assistenza personalizzata rivolta alle persone con disabilità di tipo intellettivo, motorio e sensoriale. Criticità emerse "a seguito dei numerosi tavoli con gli attori del settore e gli utenti" spiega il coordinatore dell’osservatorio, Giacomo Perfigli. "Al primo posto – spiega – c’è l’assenza di un numero telefonico per la zona di Massa Carrara che sarebbe molto utile visto il bacino d’utenza. Poi emerge un problema inerente la creazione dello Spid, l’identità digitale, da parte di un soggetto disabile che spesso ha genitori anziani, badanti stranieri con difficoltà di comunicazione, incapacità tecnologica legata alla mancanza di supporti informatici. I Caf hanno espresso la loro indisponibilità perché sono oberati di lavoro. Anche per la carta di identità elettronica stessa cosa: è stato comprovato dagli operatori dell’ufficio relazioni con il pubblico che non è possibile accedervi in quanto non viene riconosciuta e pertanto occorre rimediare a tale falla tecnologica. Nel caso, in qualche modo, un soggetto riesca ad accedere in fase di registrazione viene scritto che sarà ricontattato al più presto, ma questa è un’informazione errata in quanto i soggetti non devono essere ricontatti salvo che non sia stata richiesta una prestazione sanitaria e non in fase di registrazione, pertanto produce confusione nell’utenza. Se un soggetto effettua la registrazione sul sito della Regione Toscana, all’ospedale di Massa, non viene visualizzato nulla inerente la sua pratica salvo che il soggetto vada in un ospedale ed effettui una prestazione".
C’è poi il problema che l’elenco disabilità presenti nel sistema risulta incompleto: non sono indicati tutti i tipi. "Abbiamo segnalato alla Regione e all’Asl Toscana Nord Ovest di provvedere il prima possibile alle migliorie informatiche – dice Perfigli – per garantire un reale accesso ai pazienti con disabilità alle prestazioni sanitarie e rilanciamo il nostro appello per risolvere il prima possibile questo disservizio".