Da Hollywood a Fivizzano per girare un film

Peter Chelsom, il regista che ha guidato Sharon Stone e Richard Gere, a gennaio chiamerà alcuni amici lunigianesi: faranno le comparse

Peter Chelsom in casa dell’architetto Volmaro Mori col figlio Reggie, aiuto regista

Peter Chelsom in casa dell’architetto Volmaro Mori col figlio Reggie, aiuto regista

Massa, 28 dicembre 2019  - Ha ricevuto la cittadinanza onoraria del Comune di Fivizzano e al mondo incantato di Los Angeles preferisce la tranquillità della Lunigiana. Stiamo parlando del regista inglese Peter Chelsom, che in questi giorni festivi si trova nella sua casa, in una piccola frazione di Fivizzano, col figlio Reggie. Da oltre dieci anni conosce e ama la Lunigiana e ha scelto di avere una casa proprio qui. Loro due, assieme, non si stanno solo riposando, ma sono alle prese con un nuovo film di cui stanno per cominciare le riprese. E’ felice ed emozionato, soprattutto perché si tratta della sua prima opera in italiano. Non solo. Sarà girato poco lontano da casa sua, cioè a Forte dei Marmi. "La location ideale per quello che avevo in mente" dice sorridente. Il film si intitola "Security", è tratto dal romanzo omonimo di Stephen Amidon ed è quasi il seguito de "Il capitale umano", girato da Paolo Virzì.

Chelsom, lo ricordiamo, ha girato film famosi come "Basta guardare il cielo" con Sharon Stone, "Shall we dance" con Richard Gere, "Hanna Montana", "Serendipity", "The space between us" con Gary Oldman. In una scena di quest’ultimo, tra l’altro, si legge distintamente, sulla facciata di un ospedale, la scritta "Aulla Emergency Entrance" a testimoniare il grande affetto che prova per la Lunigiana. "Si tratta di un film giallo - racconta - con attori italiani come Marco D’Amore, Giovanna Mezzogiorno, Fabrizio Bentivoglio, Silvio Muccino, Valeria Bilello, Ludovica Martino. Un bel cast, sono rimasto molto colpito dalla bravura degli attori italiani. Forte dei Marmi è una bella cittadina, solare e serena, ma noi gireremo in inverno, con poche persone in giro, in una atmosfera diversa dal solito". E chissà che tra le comparse del film non possano esserci anche alcuni amici lunigianesi.

«Nel film mi chiedo quanto paghiamo per proteggere noi stessi e le nostre famiglie in termini di isolamento – aggiunge –, ho deciso di girare questo film dopo aver visto in aereo un film di Montalbano. Mi era stata proposta una commedia, ma non ero convinto, avevo apprezzato "Il capitano umano", tratto da un libro dello stesso autore, così io e la mia co-scrittrice ci siamo dedicati al copione. Sono davvero felice di poter realizzare un film vicino casa". Con lui, come assistente, c’è il figlio Reggie, che vive a New York ma ama molto la Lunigiana, che in questi giorni sta visitando. " Gli attori scelti sono di un certo livello - aggiunge -, ho fatto molte prove e sono impressionato dal livello recitazione che ho visto finora. Il film comincia con un crimine, che poi si deve sciogliere. E’ una storia disturbante, ma attuale". Non manca un paragone tra il cinema americano e quello europeo. "Mi sento libero in Europa - aggiunge - facendo film in America non si può evitare il pensiero della prima proiezione con il pubblico. Volevo tornare in Europa e sono emozionato. Le riprese cominceranno a metà gennaio e dureranno poco più di un mese: Mauro Fiori è direttore della fotografia, Paolo Sansoni designer, in questi giorni con mio figlio stiamo decidendo gli ultimi dettagli. Non è solame nte un film ma un nuovo capitolo della mia vita". © RIPRODUZIONE RISERVATA