
Sul caso del clochard deceduto intanto Bernardi chiede le dimissioni
La segreteria comunale del Pd fa quadrato attorno alla vicesindaca Roberta Crudeli (nella foto) sul caso del clochard morto nel centro commerciale della Prada. Secondo l’opposizione Crudeli non sarebbe intervenuta per aiutare l’uomo, Marco Basciu di origine sarda. Accuse che la Crudeli ha respinto dicendo: "La sua storia era nota, si trattava, tuttavia, di una persona che aveva liberamente scelto di vivere in strada da più di 20 anni e per questo aveva sempre rifiutato qualsiasi tipo di aiuto che andasse oltre il mangiare".
Intanto il consigliere di opposizione Massimiliano Bernardi chiede le dimissioni di Crudeli. "Dopo gli attacchi strumentali è necessario rimarcare con quanto impegno l’assessore al sociale svolga il proprio compito nel miglior modo possibile – scrivono dal Pd –. Questa amministrazione ha sempre cercato di non dimenticare nessuno, neanche chi rifiuta qualsiasi appoggio che non sia alimentare, oltre ad aver sempre offerto aiuto a tutti coloro che versano in stato di difficoltà, anche se è necessario che vi sia la volontà di riceverlo. Ricordando gli impegni presi per la ristrutturazione della mensa e per la realizzazione di un appartamento da destinare ad Housing first alla Caritas di Marina, all’allestimento di una stazione di posta da realizzare ad Avenza e nel sollecitare la consegna di case per le persone che ne hanno urgente necessità – proseguono dal Pd –, rinnoviamo il nostro totale appoggio all’assessore al sociale per l’impegno che dimostra nell’attivarsi per rendere la nostra comunità inclusiva e rivolta alle necessità dei più deboli come scolpito nel Dna del nostro partito".
"Chiedo formalmente le dimissioni dell’assessore Roberta Crudeli in quanto figura impreparata sui principi del servizio sociale e sul codice deontologico – scrive il consigliere Bernardi –, e quindi non idonea a gestire il settore. Il mantra che Marco Basciu avesse scelto di vivere in strada da più di 20 anni e che i progetti di aiuto presuppongono la volontà del cittadino di accettare, ostenta il falso e dissimula la propria avversione al problema. Crudeli insiste sul sistema di reinserimento sociale di chi è senza fissa dimora, che prevede prima la riabilitazione e solo alla fine il premio con l’utilizzo di un posto dove vivere. La sinistra si straccia le vesti quando arrivano le Ong con i clandestini che sbarcano al porto e dopo il pianto pubblico e le infinite passerelle, assessori locali e regionali tornano a pensare come mantenere la poltrona compresa l’assessore del Pd.".