Contratto Asl, la Cgil non firma: "Disparità di trattamento"

"Si premiano pochi eletti, manca un’equa distribuzione fra i lavoratori già colpiti dai tagli" .

Contratto Asl, la Cgil non firma: "Disparità di trattamento"

Contratto Asl, la Cgil non firma: "Disparità di trattamento"

La Cgil non firma il contratto di secondo livello proposto dall’Asl Toscana Nord Ovest perché, sostiene, "manca un’equa distribuzione fra i lavoratori, rigettando ogni ipotesi di dare tanto a pochi e poco a molti. Taglio di risorse al servizio sanitario pubblico, blocco delle assunzioni, mancati rinnovi contrattuali, salari bassi, pensionamenti oltre i 67 anni (anche per chi svolge turni, pronte disponibilità) , età media elevata del personale in servizio, stanno minando, usurando servizi e lavoratori". Secondo il coordinamento Cgil dell’Asl di area vasta "da parte della direzione aziendale c’è una resistenza a mettere in campo strumenti che valorizzino tutti i lavoratori attraverso i Dep (progressioni, ndr) . Di fronte a questa situazione non potevamo e non possiamo firmare un contratto integrativo, che inoltre distribuisce a pochi fortunati lavoratori buona parte delle risorse del contratto, lasciando le briciole a tutti gli altri". I numeri messi in evidenza dal sindacato sono lampanti: "Alcuni percepiranno un aumento di 15mila euro all’anno (1.200 euro mensili), circa 200 operatori avranno un costo di 1.300.000 euro, invece per tutti gli altri, circa 11mila dipendenti, c’è a disposizione 1.950.000: queste risorse per i pochi che riusciranno ad averle, garantirà un aumento mensile in media di 85 euro".

"La disparità di trattamento a prima vista è netta – continua il sindacato –. Nonostante le nostre ripetute richieste di utilizzare un criterio di ripartizione per una distribuzione delle risorse a una platea la più ampia possibile l’azienda si è mostrata sorda a qualsiasi apertura. Non potevamo e non possiamo accettare un contratto con cui l’azienda mira a premiare pochi eletti a discapito di tutti i lavoratori che quotidianamente con senso del dovere, dedizione, alta professionalità, garantiscono il servizio alla cittadinanza. L’azienda come il governo ha dimenticato come e in quali condizioni i lavoratori del servizio sanitario pubblico hanno garantito i servizi durante il Covid e continuano a garantirli". Infine un affondo agli altri sindacati: "Spiace constatare che abbiano ceduto accettando di approvare il contratto, in un gioco delle parti che ad oggi appare quantomeno poco trasparente. Nel prossimi giorni faremo presidi, assemblee per spiegare nel dettaglio alle lavoratrici i motivi della nostra scelta".