Con l’Eritrea nel cuore La missione che sfida la malattia reumatica Team di medici in campo

L’impegno per i bimbi del Paese africano della onlus ’Un cuore un mondo’

Con l’Eritrea nel cuore  La missione che sfida  la malattia reumatica  Team di medici in campo

Con l’Eritrea nel cuore La missione che sfida la malattia reumatica Team di medici in campo

Tanti progetti che abbracciano le difficoltà per portare una luce di speranza nel nome della salute e della scienza medica. Lo porta avanti l’associazione “Un cuore un mondo“, attiva da trent’anni. L’Eritrea è al centro di molte attenzioni, come è stato nel caso del progetto dell’associazione per la prevenzione e la cura della malattia reumatica “Progetto Cuore-Eritrea“.

Stiamo parlando di una malattia infiammatoria che interessa diverse parti del corpo umano ed in particolare il cuore. Colpisce per lo più i bambini e i ragazzi tra i 5 e i 15 anni ed evolve nel tempo fino a determinare gravi ed invalidanti sequele a livello cardiaco. Nei paesi più industrializzati come l’Italia, è praticamente scomparsa. L’Eritrea è uno dei paesi più poveri dell’Africa con un servizio sanitario non adeguato a coprire le necessità dell’intera popolazione che vive ancora oggi in gran parte in villaggi rurali. Dal 2008 è attiva una collaborazione con l’ospedale Orotta della capitale Asmara per la diagnosi e la cura delle cardiopatie congenite nel bambino. L’idea di iniziare una prevenzione della malattia reumatica è nata durante le missioni operatorie, quando al momento della selezione dei bambini da operare, si osservavano tante cardiopatie acquisite di natura reumatica, ovvero bambini nati con un cuore sano che avevano sviluppato la patologia cardiaca in seguito al mal di gola non adeguatamene trattato. Il progetto della malattia reumatica è iniziato nel gennaio 2012 e da allora si è articolato nel tempo con diverse missioni fino all’ultima nel novembre 2019 (poi è arrivato il Covid che ha obbligato allo stop). Provvisto di un ecocardiografo portatile, un team di medici e infermieri italiani, accompagnati da operatori dell’Health Service locale, ha visitato gli studenti di diverse scuole eritree. Sono stati esaminati un totale di 13.432 studenti in 71 diverse scuole elementari, medie inferiori e superiori. Dal 2018, il Ministero della Salute e delle Malattie non trasmissibili Eritreo ha destinato dei medici al progetto che hanno affiancato l’associazione nelle missioni.

E’ iniziato così un vero e proprio percorso di formazione sul campo. Nel complesso sono stati coinvolti 6 medici eritrei.

Molto importante anche la missione svolta sul campo ad Asmara in Eritrea dal 26 giugno all’1 luglio dello scorso anno: “Training and Education on Rheumatic Heart Disease“. Missione che è parte integrante del progetto “Cure urgenti e prevenzione per contribuire al migliora-mento del sistema sanitario eritreo”: fa seguito a precedenti interventi per il rafforzamento delle capacità di diagnosi e cura delle cardiopatie congenite e acquisite dell’età infantile. Il primo evento di formazione teorico-pratica focalizzato sugli aspetti ecocardiografici della malattia cardiaca reumatica: vede coinvolte la direzione medica dell’Orotta Hospital e il dipartimento ministeriale per le malattie non trasmissibili. Partecipanti alla missione due medici italiani con esperienza in cardiologia pediatrica – i dottori Davide Morolla e Pietro Marchese, e il logista eritreo Alem Yemane. Da Massa, coordinamento da parte della dottoressa Nadia Assanta. Obiettivi della missione erano la formazione teorico-pratica di medici di medicina generale (GPs) (fase attuata grazie alla disponibilità della donazione di un ecocardiografo portatile Ge vivid iQ ricevuta dalla Fondazione Fiorenzo Fratini di Firenze. La missione è stata un successo e il principale merito va all’eccellente motivazione ed energia dei medici partecipanti al corso.

Irene Carlotta Cicora