In Lunigiana la comunità "made in Romania" è in crescita

Pronta una «sinergia» con i connazionali residenti a Spezia. Un quadro con il conte Dracula

 L’incontro fra cittadini rumeni di Lunigiana e Spezia

L’incontro fra cittadini rumeni di Lunigiana e Spezia

Massa, 18 marzo 2017 - Sullo sfondo del ristorante una grande foto del più famoso castello della Transilvania. Poi un quadro con il conte Dracula. Immagine tipiche di un paese di grande fascino come la Romania. E i rumeni sono la comunità più grande della nostra provincia ed anche nella vicina Spezia non sono davvero pochi. Ecco quindi la voglia di unirsi, per risolvere problemi, offrire servizi, far conoscere le proprie tradizioni. La comunità rumena conta 6500 persone in provincia di Massa Carrara e circa 1700 alla Spezia. Numeri importanti. Se sul nostro territorio sono già organizzati, con la comunità rumena «Daciada», che comprende anche la Lunigiana, oggi la volontà è quella di legarsi ad altri, per dare vita ad un nuovo gruppo.

L’altra sera alcuni rappresentanti hanno incontrato Ababei Vasile Mihai, presidente della «Daciada», gruppo molto attivo e unito. «Dopo dieci anni di attività di ogni genere – ha detto – siamo stati a servizio della comunità dal punto di vista sociale, culturale, nel rapporto con le istituzioni. Sarebbe bello fare gruppo, visto che facciamo parte di due province vicine, assieme possiamo avere una forza maggiore, sfruttare i vantaggi che la comunità italiana ci può offrire». La serata è stata l’occasione per presentare un attestato di unione, in cui si dichiarano gli obiettivi del gruppo.

E’ stato nominato anche un direttivo, per i prossimi tre mesi, composto da Ababei come presidente, Marilena Stanciu come vicepresidente, Ana Maria Caia rappresentante per la Lunigiana, visto che vive ad Albiano. Giusto il tempo di organizzarsi, poi il gruppo prenderà forma.

«È un'idea che nutro da tempo – ha aggiunto Ababei – ho sempre desiderato che fossimo un gruppo unito come comunità rumena. Questo può servire non solo a risolvere problemi, ma anche per avere la responsabilità di progettare un futuro migliore, far conoscere la nostra cultura ai bimbi nati qui in Italia». Tutti sono stati d’accordo ed hanno sottoscritto il documento.

«L’intenzione è buona e positiva – hanno detto in coro – potremmo essere un esempio anche per gli altri». Chi volesse aderire al gruppo, può contattare il numero 3281048225, scrivere una mail a oppure visitare la loro pagina facebook.