Comune in aiuto del commercio Taglio drastico alla tassa rifiuti per far riaprire i negozi sfitti

Incentivi a Pontremoli. L’assessore Buttini: "Chi vuole potrà anche uscire dal servizio pubblico di raccolta"

Comune in aiuto del commercio  Taglio drastico alla tassa rifiuti  per far riaprire i negozi sfitti

Comune in aiuto del commercio Taglio drastico alla tassa rifiuti per far riaprire i negozi sfitti

Via libera a nuovi incentivi per riaprire negozi sfitti. E’ una misura del nuovo regolamento per la tassa sui rifiuti, varata dal consiglio comunale di Pontremoli nell’ultima seduta, con l’astensione della minoranza, per ridare vigore alle attività commerciali che a causa della crisi hanno chiuso. L’obiettivo è incentivare le attività garantendo così la riapertura di fondi sfitti, fonte di degrado del tessuto urbano. La tariffa si applica in misura ridotta alle utenze non domestiche relative alle attività commerciali eo artigianali con insediamento dal 1° gennaio 2023. L’agevolazione è pari al 60% delle somme dovute in base alla tariffa per l’anno in cui ha inizio la nuova locazione, del 40% per l’anno successivo e del 20% nel terzo anno. L’agevolazione massima fruibile da ciascun soggetto non potrà e superare 1.500 euro nel primo anno, 1.000 nel secondo e 500 nel terzo. Sono esclusi dall’agevolazione i soggetti che abbiano debiti col Comune di Pontremoli e le attività di commercio svolte solo on-line senza apertura di una vetrina. I soggetti che posseggono i requisiti e che intendano usufruire dell’agevolazione devono presentare, a pena di decadenza, al Comune a mezzo Pec una domanda-autocertificazione entro 30 giorni dal verificarsi delle condizioni per la fruizione del beneficio, usando il modello predisposto dal Comune, con il quale si attesterà la sussistenza dei requisiti.

Cambia anche la regolamentazione per le utenze rientranti nelle attività ricettive extralberghiere (B&B e locazioni turistiche). "In pratica le attività svolta in forma imprenditoriale - spiega l’assessore alle finanze Manuel Buttini - sono equiparate alle utenze non domestiche e inquadrate nella categoria “alberghi senza ristorante“ mentre per le attività svolte in forma non professionale si applica la tariffa delle utenze domestiche calcolando come membri del nucleo familiare il numero dei posti letto disponibili. Le agevolazioni non incidono sulle tariffe perché vengono finanziate dal bilancio comunale".

Un’altra novità contenuta nel nuovo regolamento prevede che le attività imprenditoriali possano uscire dal servizio di raccolta pubblica dei rifiuti e non pagare più la bolletta, ma in questo caso devono affidare la raccolta a un soggetto privato. " Le tariffe non cambiano - aggiunge l’assessore - , le abbiamo approvate con gli stessi parametri dell’anno scorso ma c’è un aumento di 30mila euro a causa della diminuzione delle utenze".

N.B.