Come monitorare il rischio Covid

Situazione sempre sotto controllo grazie a una ‘app’ e al sistema ‘Dress’ di Fondazione Monasterio e Cnr.

Migration

di Maria Nudi

Il cittadino, protagonista della medicina del domani, il cittadino al centro di un progetto che potrebbe rivoluzionare l’approccio e l’andamento alle emergenze sanitarie. Come? In modo molto semplice e partecipativo utilizzando una applicazione, Telegram, e la partecipazione a un semplice questionario che valuta in modo, assolutamente gratuito e garentendo la massima privacy, vale a dire l’anonimato, il rischio clinico. In questo momento del Covid-19, ma la speranza dei protagonisti, Cnr e Fondazione Monasterio, è che diventi uno strumento applicabile anche ad altre patologie. Gli obiettivi: un approccio sanitario più snello e la possibilità, come ha sottolineato il sindaco Franceso Persiani, che ha ospitato l’inziativa nella sala del consiglio comunale garentendo le tutele dell’emergenza Covid, di avere risposte più adeguate e servizi sempre più mirati. Il progetto, al quale dal 7 maggio fino ad oggi hanno aderito già 500 cittadini, si chiama "Dress" ed è nato grazie alla sinergia tra l’istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa e la Fondazione Gabriele Monasterio e grazie alla collaborazione preziosa dell’Ordine dei Medici di Massa Carrara, la Federazione italiana Medici Pediatrici e dei medici di famiglia del comune di Massa. Una equipe di professionisti per lanciare un progetto di grande utilità scientifica, sociale ed economica.

Con il sistema "Dress" in sostanza si può monitorare, scaricando Telegram e seguendo le indicazioni sul sito www.dataleamlab.it, il rischio clinico di ciascuno di noi, ora, per quanto riguarda il Covid. E’ sufficiente rispondere a 7 domande al giorno per un mese e conoscere così la propria situazione clinica. Un approccio moderno, grazie alla intelligenza articifiale, nato a febbraio, in piena emergenza Covid, dalla collaborazione di due eccellenze il Cnr e la Fondazione Monasterio, che sarà la modalità delle medicina partecipativa del futuro, perché è semplice e divertente e come ha spiegato Michela Franchini, epidemiologa, la stessa autovalutazione del rischio sarà applicata per patologie diverse come i tumori al seno ed altre ancora.

Al centro di "Dress" ci sono i cittadini che diventano protagonisti del percoso sanintario e nello stesso tempo necessari per fornire a chi di dovere indicazioni, notizie utili per rispondere alle emergenze sanitarie come nel caso del Covid o altre patologie importanti. "Chi ha scaricato l’applicazione e ha partecipato ai nostri questionari, alla fine del percorso, non si è sentito ‘abbandonato’, un dato che ci conforta", hanno commentato Michela Franchini, Stefania Pieroni, Daniele Della Latta e Nicola Martini, con ruoli e specializzazioni diverse all’interno della equipe. Conoscere il rischio clinico significa studiare e pensare una medicina partecipativa e rispondere ai bisogni sanitari in modo più efficiente e rapido. Le domande che vengono poste a chi partecipa al progetto sono domande diverse a seconda dell’utente che risponde al questionario. Uno strumento prezioso che i protagonisti del progetto, i medici di base ed i pediatri, sperano che diventi il " gioco" di ciascuno di noi per una medicina moderna e efficiente. L’appello del sindaco Persiani e dei i partecipanti alla presentazione, e che ciascuno di noi vinca le barriere ad un approccio che è più complicato nella descrizione che non nella applicabilità.