REDAZIONE MASSA CARRARA

Addio alle... fritturine sul mare. Chiude il chiosco "Da Marco"

"Condannato per abuso edilizio, non ho più possibilità di mettere tavoli"

Marco Mosti della "Friggitoria"

Massa, 29 settembre 2018 - Fritturine sul mare, addio. Con la fine dell’estate finisce anche la Friggitoria da Marco, che richiamava centinaia e centinaia di residenti e villeggianti, in coda per assicurarsi il piacere di gustare un’ottima frittura di pesce in faccia al mare. Lo scenario è quello della ex Torre Fiat (oggi Torre Marina), con le sue spiagge dorate tra i monti e il mare. «Ho rilevato la concessione nel 1994 – spiega Marco Mosti – e il Comune di Massa ha acconsentito tutti i passaggi. Ho migliorato l’area creando anche un’oasi verde ma sono stato obbligato a demolire tutto: mi sono rimaste quattro pereti che mi consentono di lavorare per vivere, ma evidentemente non basta. Anno dopo anno sono stato costretto a demolire un pezzo di struttura, ritenuta un abuso edilizio».

Quando Marco Mosti prese l’attività, il baracchino ospitava un bar circondato da tamerici. Il mare batteva contro il muro di contenimento e di spiaggia neanche l’ombra. Ci fu una raccolta di firme per chiedere la sistemazione della scogliera a protezione della costa e dopo anni la spiaggia ritornò. Mosti, avendo la concessione del tratto antistante, garantiva la pulizia della stessa affittando ombrelloni e lettini. Ma la storia di quel tratto di mare è complessa, essendo, in realtà, la concessione totale in mano alla ex colonia Fiat. Dal 2013 tutto lo spazio di fronte è rientrato infatti in concessione dei gestori della ex colonia, inglobando anche la licenza di Mosti.

«Sono stato costretto a ridurre il baracchino – spiega – togliere i servizi igienici, tagliare le tamerici, eliminare le coperture sulla veranda. Insomma, sono rimasto con quattro pareti di legno circondate da un metro di marciapiede. Mi sono riadattato a questo spazio inventando una nuova attività: la friggitoria, ovviamente solo in estate, e di sera, essendo la veranda priva di copertura. Sono andato avanti discretamente, perchè il lavoro non è mai mancato. Sono stato condannato per abuso edilizio e obbligato a rimuovere la veranda e quel metro di marciapiede intorno al baracchino. Ciò significa che non ho più la possibilità di mettere un tavolo, costringendomi a lavorare solo da asporto».

Ma chi andava da Marco, voleva godersi la bellezza del mare, i tramonti, il riflesso della luna, e gustarsi una frittura, in serenità. «Non so a chi e a cosa possano servire questi pochi metri che mi sono stati tolti – aggiunge Mosti con amarezza – e non so a chi giova distruggere un’attività, perché questo è il mio lavoro, che mi consente di tirare avanti la famiglia. Adesso saranno soddisfatti». Marco resiste ed è fiducioso: «Chiederò ai gestori della Torre Marina e al Comune di Massa almeno l’accesso e qualche metro intorno al baracchino, per non far morire questa attività».

Angela Maria Fruzzetti